Roma – Inchiesta Sogei, indagato per tentato peculato l’ad Cristiano Cannarsa

ROMA – L’amministratore delegato di Sogei, (la società informatica controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), Cristiano Cannarsa è indagato dalla Procura di Roma per tentato peculato nell’ambito della maxi indagine che negli scorsi mesi ha portato all’arresto dell’ex ad Paolino Iorio, finito in carcere per corruzione mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro da un imprenditore.

In base a quanto si apprende, la Guardia di Finanza sta effettuando una serie di perquisizioni presso l’abitazione di Cannarsa ei suoi uffici. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza di Roma e dai pm Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo, che stanno cercando di fare luce su una serie di comportamenti sospetti. Ma cosa c’è dietro queste accuse? E quale ruolo ha l’ex direttore generale Paolino Iorio, già arrestato per corruzione?

Cannarsa, ingegnere meccanico, è stato ad di Consip, dirigente di Cassa Depositi e Prestiti e consigliere d’amministrazione di Terna. Ora il suo nome si aggiunge a un’indagine che, in soli cinque mesi, ha travolto Sogei.

Sogei è una società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzata in ICT e sicurezza informatica. Gestisce servizi digitali strategici per la Pubblica Amministrazione, in particolare per le Agenzie fiscali e il Mef, e ha un ruolo centrale nella gestione dei dati e delle infrastrutture finanziarie dello Stato.

La questione che coinvolge Cristiano Cannarsa prende piede grazie alle dichiarazioni di Iorio. Recentemente, l’ex dg ha chiesto di patteggiare una pena di tre anni, collaborando con gli inquirenti e rivelando dettagli su una rete di accordi illeciti che coinvolgono Cannarsa e Stefania Ronzato, imprenditrice a capo della Deas, una società operante nel campo dei servizi informatici e della cybersecurity.

Secondo le rivelazioni di Iorio, il legame tra Cannarsa e Ronzato non sarebbe stato solo professionale, ma anche personale. Un aspetto che avrebbe avuto un’influenza determinante sulle scelte aziendali di Sogei, in particolare nella gestione degli appalti. L’ex direttore generale ha dichiarato che il legame tra i due avrebbe portato l’ad di Sogei a indirizzare commesse verso la Deas, anche quando tali appalti avrebbero potuto essere gestiti internamente, con un notevole risparmio economico.