Due distinti esposti presentati da una delle liste che ha partecipato al rinnovo delle cariche avvenuto nel novembre dello scorso anno. Rischio commissariamento
VITERBO – A distanza di appena quattro mesi dalle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Viterbo, emergono nuovi sviluppi che potrebbero rimettere tutto in discussione.
La lista “Nuovo Ordine“, guidata dal candidato Giuseppe Cimarello, ha infatti presentato due ricorsi per chiedere l’annullamento del voto, uno al TAR del Lazio e un altro al Ministero della Salute, denunciando presunte gravi irregolarità nel processo elettorale.
Non sono ancora noti i dettagli specifici delle contestazioni sollevate, poiché i diretti interessati, pur confermando di aver avviato le azioni legali, non sono entrati nel merito dei contenuti. Resta dunque l’incertezza su quali siano le presunte anomalie che potrebbero invalidare l’esito delle urne.

Le elezioni, tenutesi lo scorso novembre, avevano visto la netta vittoria della lista “Per il medico” guidata da Antonio Maria Lanzetti, che ha così ottenuto la riconferma alla presidenza dell’Ordine. Un successo che, almeno inizialmente, sembrava essere stato accettato dagli altri due sfidanti, Fabio Chiovelli e lo stesso Giuseppe Cimarello.
La lista di Lanzetti si era aggiudicata la maggioranza con un ampio margine di voti, sostenuta da nomi di rilievo nel panorama sanitario della Tuscia come Andrea Casella, Mauro Busti, Ettore Bonarrigo, Mario Gobattoni, Sandro Zucchi e Sandro Marenzoni.
Al secondo posto, seppur distaccata in modo netto, si era piazzata proprio la lista di Cimarello, mentre al terzo posto si era classificata la lista “Insieme” di Fabio Chiovelli.

Un altro elemento di rilievo era stata la scarsa affluenza alle urne: su 1564 aventi diritto, solo 681 avevano espresso il proprio voto, confermando un disinteresse crescente della categoria nei confronti delle elezioni dell’Ordine. Inoltre, per la prima volta, nessun medico di famiglia era stato eletto all’interno del consiglio, un aspetto che Lanzetti aveva previsto alla vigilia.
Ora, con i due ricorsi in corso, la situazione si fa più complessa. Se le presunte irregolarità dovessero essere confermate, l’Ordine potrebbe trovarsi costretto a ripetere il voto, mettendo in discussione la leadership di Lanzetti, che guida l’istituzione da oltre vent’anni e, con questa vittoria, si apprestava a raggiungere il traguardo dei trent’anni alla presidenza.
Restano dunque da attendere le decisioni del TAR e del Ministero della Salute, che potrebbero ribaltare l’esito delle elezioni o confermare la regolarità del processo. Nel frattempo, l’Ordine dei Medici di Viterbo si trova al centro di una controversia che potrebbe avere conseguenze significative sul futuro della categoria.