Civitavecchia – Chiude Piazza Italia, Chiarito (Filcams): “Nessun rispetto per i dipendenti presenti da 20 anni”

CIVITAVECCHIA – “È una vicenda assurda quella che si sta concretizzando rispetto alla chiusura del PDV a insegna ‘Piazza Italia’ presente da oltre 20 anni nel centro commerciale La Scaglia”. A intervenire sul caso è Sabrina Chiarito della Filcams Cgil Cinovi.

“La cosa più sconvolgente – fa sapere la sindacalista – è stata la gestione da parte della società, con sede in provincia di Napoli senza alcun rispetto per i propri dipendenti, collaboratori da oltre 20 anni”.

Le prime informazioni sull’ipotesi di probabile chiusura sono arrivate intorno ai primi di febbraio.

“Contattata l’azienda – prosegue Chiarito – quest’ultima ci conferma la posizione critica rispetto alla scadenza dell’affitto del locale all’interno del centro commerciale e alla richiesta economica rivalutata e aggiornata che, sostengono, sia antieconomica.

Il primo scambio, già con qualche frizione trova un accordo di massima rispetto alla ricezione di dati certi su chiusura, posizioni del lavoratori e sulle possibili gestioni.

Dopo questo scambio telefonico l’azienda sparisce ma nel frattempo si preoccupa di contattare singolarmente i lavoratori, nonostante la presenza delle organizzazioni sindacali anche confederali e maggiormente rappresentative di settore, per concordare strade alternative di uscita dall’azienda”.

Il 18 febbraio è avvenuto un incontro per chiarire lo stato dei fatti.

“Ricontattati – racconta ancora Chiarito -, dopo un’animata discussione in cui veniva rappresentata la gestione di apertura di una procedura di licenziamento collettivo con i relativi costi economi da sostenere rispetto al ticket Inps, la risposta dell’azienda è stata di voler procedere ai trasferimenti in altri punti vendita, eludendo di fatto una procedura di licenziamento collettivo e scaricando sui lavoratori lo era della scelta di abbandonare il proprio luogo di lavoro”.

La corretta gestione, secondo il sindacato, avrebbe previsto l’invio formale delle posizioni aperte su altri PDV per consentire ai lavoratori di scegliere se, e dove, potersi spostare, oltre a una possibilità di uscita concordata mediante verbale sindacale di incentivo all’esodo.

“L’azienda – conclude Chiarito -, nella totale mancanza di rispetto sia dei propri lavoratori che della OS non ottempera a nulla ma convoca singolarmente tutti i lavoratori presentando già documenti di trasferimento coatto al negozio di Grosseto con allegata già copia di accordo di transazione vidimata da ispettorato del lavoro di Roma.

La pochissima chiarezza di gestione, i colloqui ad personam, la mancata trasparenza anche verso gli obblighi di legge vigente in materia di lavoro fa pensare ad una manovra commerciale di ‘alleggerimento’ della società per una vendita priva di costo del personale.

Quello che chiediamo è di far luce sulla destinazione del locale oggetto di rinnovo di affitto con la sollecitazione, verso il nuovo operatore economico,  di assorbimento del personale presente”.

Civitavecchia – Alla Scaglia chiude Piazza Italia: “Dieci dipendenti in totale incertezza”