VITERBO – In tanti, tantissimi, si sono ritrovati sabato alla basilica della Quercia per dare l’ultimo saluto all’amico Stefano Piferi, prematuramente scomparso a solo 54 anni per una malattia fulminante.
L’enorme chiesa non è riuscita a contenere tutti quelli che volevano salutarlo e ascoltare le toccanti parole che Maria Vittoria, la figlia 23enne, (nella foto) ha pronunciato per ricordare il suo “bellissimo papà”.
Frasi che hanno emozionato all’inverosimile i presenti, e che oggi Maria Vittoria ci permette di pubblicare per raggiungere anche chi non ha potuto partecipare all’ultimo saluto terreno al padre.
“Vedere questa chiesa architettonicamente immensa, sembrare così piccola perché colma di persone che amano il mio bellissimo papà, mi rende davvero felice, e per questo vi ringrazio infinitamente.
Ho sempre ritenuto il mio papà un uomo forte, e lui fino all’ultimo respiro me ne ha dato prova perché è rimasto sempre gentile. Sempre gentile in questi otto mesi di paura, sofferenza, stanchezza e sacrificio.
Pensate che ovunque sia andato è riuscito a conquistare senza fatiche l’affetto di medici, infermieri e chiunque lo conoscesse.
E quanta forza che hai quando rimani gentile nonostante tutto.
Credo che se la sofferenza servisse ad impartire lezioni allora qui dentro e sotto il nostro infinito cielo saremmo tutti saggi.
E invece il dolore non ha niente, e dico niente, da insegnare a chi non trova il coraggio e la forza di starlo ad ascoltare.
Mio papà per lunghi periodo della sua vita è stato in grado di ascoltarlo, e infatti, nonostante l’abito da simpaticone che indossava 24h su 24h (feriali inclusi), era un uomo saggio. Una delle tante lezioni che mi ha insegnato in questi 21 anni di vita è stata la gratitudine.
Perché dovete sapere che, con la consapevolezza del fatto che io la mia famiglia stessimo affrontando un momento difficile, persisteva nel mio cuore un profondo sentimento di gratitudine.
E voi vi domanderete: “Gratitudine per cosa?” Beh, mi sembra ovvio: guardate che bella e forte che è la mia mamma che da otto mesi sta provando a sorreggere il cielo e guardate che piccolo grande uomo, mio fratello, le sta vicino, che da una vita riempie la nostra casa di allegria e spontaneità.
E poi ovviamente grata per il mio papà, eternamente buono, dolce, romantico, premuroso, sarcastico e anche un pelino ansioso.
È successo dunque di domandarmi con insistenza come fosse possibile tutta questa mia gratitudine alla vita malgrado il momento.
La risposta sono riuscita a darmela nei giorni passati e l’ho ritrovata proprio in lui, Stefano Piferi, che non me l’ha mai effettivamente detto, ma me lo ha sempre dimostrato, mantenendo il sorriso e portando luce anche nelle giornate più buie.
E quindi, io, qui, oggi, vi chiedo sì di ricordarvi sempre il mio papà come l’uomo incantevole che era, ma di pensare a lui soprattutto nei momenti in cui vi renderete conto che siete grati alla vita.
E quindi siate grati per i vostri figli, per i vostri genitori, per i nonni, gli amici; siate grati per avere una casa in cui rientrare sempre; siate grati per essere in salute; siate grati anche semplicemente perché c’è il sole; e ogni volta che vi renderete conto di provare questa emozione, per favore, pensate a lui.
E poi, se vi va, chi più e chi meno, siate grati anche per averlo conosciuto perché era, è e sarà sempre una forza della natura.
Sempre tua, Mari”.