ROMA – La partecipazione della Regione Lazio al Vinitaly 2025, ufficialmente presentata a Roma in conferenza stampa, questa mattina presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra.
All’appuntamento, moderato dal giornalista RAI Rocco Tolfa e aperto dal saluto del Presidente
della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti, hanno preso parte il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Giancarlo Righini, il Commissario Straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa, il Presidente di Veronafiere Spa Federico Bricolo, il Presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia e il Presidente della Fondazione Italiana Sommelier e di Bibenda Editore, Franco Maria Ricci.
La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, porta a Vinitaly 2025 il meglio della sua produzione enologica: un mosaico di territori, vitigni e saperi che esprime l’identità dei propri territori e il dinamismo di un settore in grande crescita.
La collettiva del Lazio per Vinitaly è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati. Tra le aziende presenti, a testimoniare la vivacità e la ricchezza del comparto, figurano anche due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale.
Il concept scelto per la partecipazione della Regione Lazio a Vinitaly 2025 è Lazio Monumental Taste, un invito a scoprire il Lazio attraverso il gusto, un gusto monumentale, che esprime la storia, la cultura e la grande tradizione enologica della regione.
Il nuovo padiglione
Situato all’ingresso Cangrande, il padiglione del Lazio si estende su 2.450 mq, con un ampliamento del 20% rispetto all’edizione precedente. Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani, coniugando design contemporaneo e richiami alla storia millenaria della regione. Il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, è articolato in due livelli: il piano inferiore: che ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei
partner: Camera di Commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier – Bibenda e Blu Banca –Gruppo Banca Popolare del Lazio.
Il piano superiore: dove saranno allestite un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area
ristorazione. Un avanzato sistema di comunicazione integrata collegherà i due livelli, con l’obiettivo di rendere l’esperienza ancora più interessante: il grande ledwall posizionato all’ingresso, trasmetterà in tempo reale gli eventi del piano superiore, alternandoli a contenuti dedicati ai territori e ai vini della nostra regione.
“Anche quest`anno il Lazio arriva alla 57/esima edizione del Vinitaly con un padiglione ulteriormente rinnovato. Aumentano le cantine che saranno rappresentate e che quest`anno arrivano a 62. E` il miglior riconoscimento che potessimo dare ai nostri produttori che investono nel territorio con prodotti di eccellenza. Arrivano premi che vedono finalmente i nostri vini primeggiare a livello nazionale e internazionale. Adesso i nostri vini, che sono gli stessi di anni fa, vengono raccontati in modo nuovo e fatti conoscere in modo diverso. Ovunque il Lazio racconta le sue eccellenze primeggia”. Le parole dell`assessore regionale all`Agricoltura e Sovranità Alimentare del Lazio Giancarlo Righini.
Dalla nuova edizione del Vinitaly “mi aspetto una crescita nei volumi di esportazione del nostro vino, di far conoscere ancora meglio la qualità del lavoro vinicolo che viene fatto nella nostra regione. Sarà un evento straordinario”. Le parole di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio,
“La Regione Lazio sta facendo un grande investimento in comunicazione. Noi in questa fase ci stiamo preoccupando di vendere all`interno del nostro Paese”. Ha spiegato il Commissario straordinario di Arsial Massimiliano Raffa (Agenzia regionale per lo sviluppo e l`innovazione dell`Agricoltura), ai giornalisti al termine della conferenza stampa. Quindi l`elemento dell`export e dei dazi.
“In questa fase, non è un problema a cui stiamo ponendo particolare attenzione. La cosa incredibile è che noi abbiamo dei prodotti straordinari che non riusciamo a vedere all`interno dei nostri ristoranti a Roma, più che preoccuparci di quanto costerebbero a New York. Quindi il nostro lavoro resta quello di cercare di far capire ai tanti turisti che vengono, ai nostri concittadini, ai nostri ristoranti che c’è un grande prodotto e che se si mettono in gioco e lo provano avranno delle grandi sorprese”.