VITERBO – Domani, 19 marzo 2025, presso la Commissione VIII Ambiente della Camera dei deputati, verrà discussa la Question Time presentato dall On. Mauro Rotelli sul proliferare degli impianti per la produzione di energia rinnovabile nel territorio della provincia di Viterbo.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione:
La provincia di Viterbo è notoriamente riconosciuta per il suo straordinario patrimonio paesaggistico, ambientale, culturale, architettonico ed archeologico. Questo territorio è oggi minacciato da un ipertrofico numero di domande per la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile che si vanno ad aggiungere ai già numerosi impianti esistenti. È stato infatti stimato che oltre il 78% degli impianti del Lazio sia localizzato nella provincia di Viterbo e che i nuovi impianti autorizzati ovvero in fase di autorizzazione, qualora realizzati, andrebbero a quadruplicare il target richiesto per l’intera regione Lazio dalla legislazione nazionale, a partire dal PNIEC;
tale ripartizione fortemente sbilanciata in una provincia, che lede all’evidenza il principio dell’”equa ripartizione nella diffusione delle fonti rinnovabili sul territorio” ha anche indotto la Regione Lazio ad adottare la Deliberazione della Giunta n. 171 del 12 maggio 2023, prevedendo, tra le altre cose, che si applichi un criterio di proporzionalità tra le province in modo da consentire in ogni provincia lo sviluppo delle Fonti energetiche rinnovabili fino a un massimo del 50% del totale autorizzato espresso in MWp dell’intera Regione;
la localizzazione degli impianti nella Tuscia è storicamente favorita dall’esistente rete di elettrodotti e stazioni realizzate per la centrale a carbone di Civitavecchia e per la centrale nucleare di Montalto;
tale forte presenza impiantistica, dimostrata dall’alto numero di progetti in sede di VIA presso il MASE, che già compromette ampi territori della provincia, metterebbe a rischio la bellezza paesaggistica, l’ambiente, così come la vocazione turistica e culturale dell’area, considerato anche il progressivo affievolimento delle prerogative delle soprintendenze nell’ambito delle procedure di VIA degli impianti che non ricadono in area vincolata. Recentemente il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1872 del 5 marzo 2025, è intervenuto sulla tutela del paesaggio, fissando dei limiti importanti alla installazione di impianti eolici sul territorio;
Al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica – Per sapere,
Se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, conseguentemente valutando interventi, anche di carattere normativo e di monitoraggio, con particolare riferimento alle procedure di valutazione ambientale di competenza statale, finalizzati ad impedire che singole aree del territorio nazionale come nel caso della Tuscia siano destinate ad ospitare un numero di impianti sproporzionato ed insostenibile per il territorio con grave impatto sull’ambiente, sul paesaggio e sul consumo del suolo.