Tarquinia – Dopo un anno di nulla cosmico il sindaco prova a rimescolare le deleghe

TARQUINIA – Dopo appena un anno di mandato segnato da scelte amministrative discutibili e progetti rimasti al palo, il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, ha deciso di rimescolare le carte all’interno della sua giunta.

Un anno caratterizzato da decisioni imbarazzanti, come l’affidamento senza bando della gestione della Fiera Mercato delle Macchine Agricole a un privato (senza evidenza pubblica), sembra aver spinto il primo cittadino a ridistribuire le deleghe tra i suoi assessori.

Con il decreto firmato il 17 marzo, Sposetti ha ampliato le deleghe assegnate ai membri della giunta con l’obiettivo – almeno sulla carta – di rendere l’amministrazione più efficiente. Nel documento si legge infatti che la decisione è stata presa per garantire una maggiore attenzione alle problematiche di Tarquinia e migliorare l’attività di governo. L’intento dichiarato è quello di assicurare che la giunta operi con più efficacia e che gli assessori possano svolgere appieno il loro ruolo.

Nello specifico, il decreto stabilisce che:

  • L’assessore Sandro Celli, già responsabile di Lavori pubblici, Manutenzione, Igiene e verde pubblico e Sport, acquisisce anche la delega al Turismo.
  • L’assessora Sara Corridoni, oltre alla Pubblica Istruzione, si occuperà anche delle Politiche giovanili.
  • Andrea Andreani assumerà la responsabilità di Demanio e Patrimonio, Transizione verde e Comunicazione, aggiungendole alle sue già numerose deleghe su Attività produttive, Commercio e Artigianato, Bilancio e Innovazione.
  • Monica Calzolari amplierà il proprio raggio d’azione con la delega ai Beni culturali e paesaggistici, Ambiente e Benessere animale, oltre a quelle già in suo possesso su Aree archeologiche, Biblioteca comunale e Archivio storico.
  • L’assessore Enrico Leoni manterrà il ruolo di vicesindaco e continuerà a occuparsi di Politiche sociali e Servizi cimiteriali, senza ulteriori aggiunte.

Nonostante questa revisione interna, resta ancora non assegnata la delega all’Urbanistica, che rimane nelle mani del sindaco. Una decisione che potrebbe sollevare ulteriori interrogativi su una gestione amministrativa che, finora, ha sollevato più di una perplessità tra i cittadini.