Il cordoglio degli amici: “Un gigante buono. Ortano Doc, partecipe e appassionato”
ORTE – Lutto a Orte.
La città piange la morte di Federico Topino, per tutti “Botolo”, conosciuto e benvoluto da tutti.
L’uomo è scomparso oggi, giovedì 20 marzo, ad appena 63 anni. Lascia la moglie, le figlie, la sorella, i nipoti e tanti altri parenti e amici.
Proprio gli amici, in queste ore, stanno inviando tramite i social una serie di messaggi di cordoglio. Tra i tanti spicca una lettera.
“C’era una volta un gigante buono – si legge sul profilo di un amico di Federico Topino -. Un Bud Spencer de noantri. Poco più grande di me, sempre calmo e pacioso, anche perché se s’incavolava potevano essere problemi giganti, come lui, quindi meglio evitare.
La battuta pronta ed il sorriso sornione. Da piccolo mi ha salvato dalle botte più di una volta, bastava che apparisse ed i cattivi se la davano a gambe. La passione in comune per il Milan La mia breve e la sua molto più lunga militanza nel Gruppo sbandieratori delle 7 contrade. Ci sarebbero aneddoti da raccontare. Ad Acireale fu forse la volta che più mi salvò da una situazione delicatissima.
Lui ha inventato il soprannome di mia moglie. Parlando del fatto che lei venisse da Stroncone, disse: lì nun ce stanno manco i lupi, e così nacque il Lupo di Stroncone. Ho trovato immagini della sua seconda contrada, in effetti nasce a Sant’Angelo, ma poi si sposa e passa a San Giovenale.
Che cosa dire, Federico, Botolo per tutti, è stato un Ortano Doc, partecipe ed appassionato. Marito, padre e nonno affettuoso. Non mi sono capacitato alla notizia. Un altro pezzo di gioventù e di vita che se ne va. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sorella, alla moglie, alle figlie e a tutta la famiglia.
Fai buon viaggio e salutami tutti gli amici che incontrerai stasera. Perché sono sicuro che ti hanno organizzato un’accoglienza super. Ciao Botolo, gigante buono”.
I funerali di Federico Topino si terranno domani, venerdì 21 marzo alle 10,30, nella Cattedrale di Orte. La famiglia ha chiesto opere di bene al posto dei fiori.