Viterbo – Studente picchiato a sangue davanti al Paolo Savi, acciuffati i responsabili: sono tre residenti di Vignanello

Si tratta di tre maggiorenni, l’aggressione nata dopo uno scontro verbale nella discoteca I Cigni lo scorso weekend

VITERBO – Nella mattinata del 20 marzo 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Radiomobile della Compagnia di Viterbo sono intervenuti in un’area verde adiacente a un complesso residenziale di via Del Massaro, nei pressi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Paolo Savi”, in seguito a una segnalazione per un’aggressione appena consumatasi ai danni di alcuni studenti.

La pattuglia, allertata dalla Centrale Operativa e supportata dai militari della Stazione di Bagnaia, è giunta sul posto in pochi minuti. Secondo la ricostruzione dei fatti, tre individui con volto travisato da passamontagna e armati di bastone e catena hanno avvicinato minacciosamente un gruppo di quattro giovani. Mentre tre di loro sono riusciti a fuggire, il quarto – un minorenne viterbese – è stato raggiunto e colpito alla testa. Gli aggressori si sono poi dati alla fuga nelle vie limitrofe, cercando di far perdere le proprie tracce.

La vittima è stata prontamente soccorsa dal personale del 118 e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Rosa” di Viterbo. Nel frattempo, i Carabinieri hanno avviato un’immediata attività investigativa, che si è protratta per l’intera giornata e ha portato, nella notte, all’identificazione e alla denuncia dei responsabili. Pur in assenza di telecamere di videosorveglianza nella zona, le indagini si sono basate sulle testimonianze di persone informate sui fatti, sull’analisi di contenuti pubblici presenti sui social network e sulla preziosa collaborazione della cittadinanza del quartiere. Nel giro di meno di ventiquattro ore, i Carabinieri sono riusciti a individuare e rintracciare i tre aggressori a Vignanello (VT).

Si tratta di giovani maggiorenni residenti nel comune – due diciannovenni e un ventunenne. Durante le operazioni, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, nascosti nella vegetazione in un’area rurale nei pressi del cimitero del paese, la catena e la mazza da baseball utilizzate per l’aggressione. Dalle indagini è emerso che il movente dell’episodio è riconducibile a futili motivi legati a pregressi dissidi avvenuti in locali notturni della provincia, degenerati in un regolamento di conti tra giovani che si conoscevano. L’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Viterbo costituisce una concreta risposta al fenomeno dei reati contro la persona, resa possibile dalla professionalità del personale operante che ha saputo sfruttare al meglio gli elementi acquisiti per la ricostruzione dei fatti e l’identificazione degli autori che, pertanto, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.

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