Sutri – Non pagano la droga quanto pattuito: due arresti per minacce ed estorsioni

SUTRI – Nella mattinata odierna, i carabinieri della compagnia di Ronciglione hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti residenti a Roma, nonché un decreto di perquisizione nei confronti di una donna residente a Nettuno.
I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Viterbo su richiesta della locale Procura, scaturiscono da un’attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Sutri in merito a un episodio di estorsione avvenuto tra agosto e settembre 2024 ai danni di due giovani del posto.
Le indagini hanno preso avvio a seguito della denuncia presentata dalle vittime, le quali hanno riferito di essere state minacciate, anche nei confronti dei propri familiari, nonché aggredite con l’obiettivo di sottrarre loro denaro e telefoni cellulari.

L’episodio sarebbe riconducibile a una precedente cessione di sostanza stupefacente – nello specifico hashish – per la quale le vittime avrebbero corrisposto una somma inferiore al valore concordato.
Secondo la ricostruzione dei fatti, due individui provenienti da Roma hanno raggiunto Sutri per intimidire i giovani e, per rafforzare la minaccia, li hanno messi in contatto telefonico con un presunto “capo”.

Successivamente, le vittime sono state costrette a seguirli fino alla Capitale, dove hanno dovuto consegnare la somma di 4.000 euro e le chiavi di un’autovettura.
L’attività investigativa, condotta dai carabinieri di Sutri, ha consentito di ricostruire l’intera dinamica degli eventi, individuando i due uomini ritenuti responsabili dell’aggressione e delle minacce, nonché una terza donna, presente durante le successive intimidazioni avvenute a Roma.

Determinante per l’individuazione dei soggetti è stata la collaborazione tra i carabinieri della compagnia di Ronciglione e i militari delle compagnie di Roma Cassia, Roma Eur e Nettuno, che hanno eseguito le misure restrittive e le relative perquisizioni.
I destinatari delle misure, già gravati da precedenti di polizia, risultano coinvolti in attività di spaccio che, partendo da Roma, si estendevano fino alla provincia di Viterbo.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere disposti dal Comando Provinciale di Viterbo e costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, confermando il costante impegno dell’Arma al contrasto dell’illegalità diffusa e all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.