Il consigliere Eros Marinetti interviene pubblicamente via social sulla questione
VITERBO – La profonda crisi del centro storico e del commercio al dettaglio, certificata dalle molte chiusure in serie che stanno cumulandosi nel cuore della città e nelle aree limitrofe, sembrerebbero non impensierire troppo l’amministrazione comunale di Viterbo.
Questo, almeno, è quello che traspare dalle parole proferite via social dal consigliere Eros Marinetti, che – intervenendo con un commento social sotto a un nostro articolo – scrive nero su bianco che: “Commercio in meno, ma ristorazione e alloggi turistici in più. Questo è l’adeguamento di una città che punta al turismo”.
Nulla di più di un ragionamento logico, ma forse brutale – troppo brutale – che non considera gli enormi problemi e le emozioni dei molti commercianti che hanno dovuto abbassare una saracinesca per sempre nella città di Viterbo. Di certo, una città turistica deve puntare su ristorazione e strutture ricettive, ma forse il consigliere Marinetti non ha tenuto in considerazione che un “adeguamento” (come lo definisce lui) troppo rapido, può provocare un gravissimo shock all’economia locale.
Negozi chiusi in serie che si susseguono in pieno centro, come in Corso Italia, non possono assolutamente essere un incentivo per il turismo. Semmai possono fornire una spinta emotiva negativa, dando seguito a un effetto domino pericoloso che continua a mietere vittime e a spronare lo spopolamento del centro storico, lasciato al degrado e a se stesso.
Con questa sua dichiarazione, il consigliere Marinetti – che di fatto è un rappresentante dell’amministrazione – sembra aver messo nero su bianco il progetto della giunta Frontini. Un progetto “altissimo”, ovvero quello di trasformare Viterbo in una città turistica, che – tuttavia – al momento non sembra sortire nessun effetto miracoloso, se non un peggioramento della crisi economica locale, che vede il capoluogo e la Tuscia sempre più in fondo nelle classifiche per quanto riguarda la ricchezza pro capite dei cittadini.