Viterbo – “Gustiamo insieme la vita”, giornata contro i disturbi alimentari

Tappa all’istituto Canevari, ospedale Santa Rosa e Centro polivalente

VITERBO – La città ha ospitato una tappa fondamentale della campagna nazionale “Gustiamo Insieme la Vita”, promossa da DonnaDonna Onlus, fondata da Nadia Accetti, testimone di rinascita dai disturbi alimentari.

L’iniziativa ha unito simbolicamente educazione alimentare, solidarietà, arte e relazione intergenerazionale, nel segno della prevenzione e del dialogo.

I disturbi alimentari sono malattie gravissime che necessitano, soprattutto attraverso la prevenzione, di proposte e risposte culturali per creare riflessioni condivise e azioni virtuose. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i disturbi alimentari sono la terza malattia cronica più diffusa tra le adolescenti, dopo l’asma e l’obesità.

Le cause dei disturbi alimentari sono molteplici e complesse, e coinvolgono fattori biologici, psicologici, sociali e ambientali. Tra questi, un ruolo importante è giocato dalla violenza, intesa come abuso, maltrattamento, discriminazione, oppressione, che può essere subita in ambito familiare, scolastico, lavorativo, mediatico. La violenza può generare un senso di inadeguatezza, di vergogna, di colpa, di rabbia, che si riflette sul rapporto con il proprio corpo e con il cibo. Il cibo diventa così un mezzo per esprimere o reprimere le proprie emozioni, per controllare o sfuggire alla realtà, per cercare o negare il piacere.

Per contrastare i disturbi alimentari e la violenza che li alimenta, è necessario promuovere una cultura del rispetto, dell’accoglienza, della solidarietà, della cura di sé e degli altri. È necessario anche educare a una sana alimentazione, basata su principi di equilibrio, varietà, qualità, moderazione. Un’alimentazione che non sia fonte di ansia, di frustrazione, di dipendenza, ma di salute, di benessere, di gioia. Un’alimentazione che sia un modo per gustare insieme la vita.

La giornata di venerdì 21 marzo è iniziata con una colazione condivisa con oltre 100 bambini dell’Istituto Canevari, accompagnata da una pizza simbolica dolce e salata, grazie alla Pizzeria da Gigi e all’Ordine dei Farmacisti di Viterbo. I bambini, guidati dal Preside Paolo Fatiganti e dalle straordinarie insegnanti, hanno presentato i loro lavori creativi, partecipando alla merenda con “Nadine Rallegracuori”, mascotte dell’Associazione.

Tra le autorità presenti, il consigliere regionale Daniele Sabatini, il consigliere comunale Matteo Achilli, il vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti Alberto Vergati, la giornalista Claudia Conte e il Team di Plaza Premium Group, che ha collaborato con dei volontari.

Momenti simbolici hanno segnato l’evento: la donazione della Panchina Lilla dipinta dal Liceo Artistico Orioli; la presentazione del poster informativo con QR Code del Ministero della Salute.

Preziosa la donazione di una pianta rosa presso l’Ospedale Santa Rosa alla presenza del direttore sanitario Massimo Volpe, della dottoressa Monica Del Sole (Dipartimento Salute Mentale). Accanto alla pianta è stata posta una targa con un messaggio forte e commovente:

“Ogni forma di violenza uccide il corpo e l’anima. Uniti per vincere i disturbi alimentari. Il cibo è vita, cultura, condivisione, amore. Gustiamo insieme la vita. Sorrisi e profumo di rose, nonostante le spine.”

Il materiale informativo e il poster saranno esposti in Ospedale nei prossimi giorni.

Nel pomeriggio, spazio all’incontro con gli anziani del Centro Polivalente del Sacrario e di Piano Scarano, dove sono stati offerti tè e biscotti e presentati in anteprima i biscotti a forma di rosa rossa e di Nadine, creati dall’Istituto Alberghiero Pantaleoni di Frascati.

Nadia Accetti, profondamente commossa, ha dichiarato:
Il cibo è vita, amore, condivisione. Non è un nemico da combattere. L’ingrediente speciale è l’amore, quello che tutti cerchiamo e di cui abbiamo disperatamente fame.”

La campagna proseguirà in altre città italiane fino al grande evento conclusivo presso il Consiglio Regionale di Roma, sostenuto dal presidente Antonello Aurigemma.