Santa Marinella – A Ciampino con la macchina del Comune: sindaco Pietro Tidei indagato per peculato

Auto di servizio all’aeroporto, Tidei respinge le accuse: “Vicenda pretestuosa, io la vera vittima”

SANTA MARINELLA – Torna alla ribalta la vicenda riguardante il presunto utilizzo improprio dell’auto di servizio del Comune di Santa Marinella da parte del sindaco Pietro Tidei.

Secondo quanto denunciato mesi fa dai consiglieri di opposizione, il primo cittadino si sarebbe fatto accompagnare con l’auto comunale all’aeroporto di Ciampino. La segnalazione, partita da una lettera anonima corredata da alcune fotografie, fu trasmessa ai Carabinieri, che hanno successivamente inoltrato la documentazione alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Lo scorso anno, quest’ultima ha emesso un avviso di garanzia nei confronti del sindaco.

Santa Marinella – Dietro il “pedinamento” di Tidei ci sono lettere anonime arrivate ai consiglieri comunali. “A Ciampino con l’auto di servizio”

Tidei, interpellato sulla vicenda, ha commentato con fermezza:

«È assurdo che questa storia venga tirata fuori proprio ora, quando non ci sono stati sviluppi da mesi. Si tratta dell’ennesimo tentativo di perseguitarmi, ma le accuse sono infondate. Da quando sono sindaco, ho usato l’auto del Comune pochissime volte, mentre per la maggior parte degli spostamenti istituzionali tra Santa Marinella e Civitavecchia ho utilizzato la mia auto privata, sostenendo personalmente i costi del carburante. Secondo i miei calcoli, ho fatto risparmiare al Comune almeno 25mila euro. Pensate davvero che mi sporcherei per 30 euro di benzina? È una cosa inaudita. E guarda caso, questa vicenda salta fuori proprio ora, a ridosso di un processo per corruzione che riguarda alcuni consiglieri. Qualcuno vuole confondere le acque, ma la verità è che la vittima sono io».

Santa Marinella – Foto dell’auto del Comune in aeroporto a Ciampino, l’opposizione vuole risposte da Tidei

A fare “chiarezza” dal punto di vista legale è anche l’avvocato Lorenzo Mereu, difensore di fiducia del sindaco Tidei, che in una nota ufficiale ha dichiarato:

«A seguito di una denuncia da parte di alcuni consiglieri di opposizione, al mio assistito sono stati contestati due episodi di presunto peculato d’uso dell’auto di servizio. Il sindaco ha immediatamente chiesto di essere sentito e ha fornito tutte le spiegazioni del caso, chiarendo i fatti in modo esauriente. A nostro avviso, non sussistono profili penalmente rilevanti. Si sottolinea inoltre che, pur avendone pieno diritto, il sindaco non ha mai richiesto l’indennità di trasferta prevista dal TUEL per l’utilizzo del proprio veicolo a fini istituzionali, rinunciando così ad almeno 25mila euro. Questo elemento ha valore giuridico e dimostra chiaramente l’assoluta correttezza dell’operato del sindaco».


Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che “nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna”.