L’asset comunicativo, comprendente un sito realizzato ad hoc, continua a restare fermo e immobile
VITERBO – Si parlava proprio stamattina delle lacune comunicative dell’amministrazione viterbese, che sembra arrancare nella promozione di eventi con cartelloni scaduti da mesi (come quello di Capodanno 2024 e dello scorso Festival Barocco).
Da poco, come se non bastasse, la pagina Facebook “Visit Viterbo”, che dovrebbe essere gestita ufficialmente dal Comune (tanto che il sito e i relativi contatti sono presenti sul sito istituzionale del Comune di Viterbo) è riemersa dal social per promuovere il lietissimo ritorno di San Pellegrino in Fiore (dall’1 al 4 maggio).
Una notizia interessante, che potrebbe far sperare in un ritorno in auge del Turismo – settore imprescindibile anche per ambire al titolo di Capitale Europea della Cultura – ma che, tuttavia, così non è. La pagina, infatti, continua a riportare al defunto sito https://www.visit.viterbo.it/ un tempo promosso come un asset fondamentale per lo sviluppo turistico e che, se recuperato, darebbe finalmente uno sfogo alle bellezze cittadine, promosse quasi unicamente da privati e pagine spontanee.
Al momento, quello che sopravvive al defunto sito istituzionale è unicamente l’indirizzo mail info@visit.viterbo.it al quale, teoricamente, dovrebbe rispondere l’Ufficio Turistico di Viterbo e, ovviamente, la pagina Facebook, caratterizzata da una comunicazione sciatta e scarsamente coinvolgente e poco attenta ai dettagli (come denotato le quasi assenti interazioni). Un vero peccato, perché l’occasione sarebbe stata ottima per raccontare – magari – la storia di San Pellegrino, invogliare i visitatori a venire nella Città dei papi raccontandone le sue tantissime qualità, come quelle storico/artistiche.
Siamo certi, anche in questo caso, che l’amministrazione stia lavorando alacremente per un ripristino delle comunicazioni, magari giusto in tempo per intercettare i potenziali turisti che potrebbero cogliere l’occasione delle lunghe feste tra Pasqua e 1 maggio per “Visit(are) Viterbo” e le sue infinite – ma poco raccontate – bellezze.