A compiere il gesto un coetaneo
FRASCATI – Ci sarebbe un debito di 60 euro per una felpa alla base della tremenda vicenda che ha visto due giorni fa un giovane di 14 anni accoltellare al cuore un 16enne suo conoscente.
Il giovane aggressore, che ha mandato in terapia intensiva l’altro ragazzo, avrebbe ammesso la motivazione della sua tremenda azione. Prima della coltellata si era già arrivati alle mani, con spinte e schiaffi, ma poi il tafferuglio era degenerato velocemente.
A salvare il 16enne ci ha però pensato una dottoressa che stava casualmente passando in quel fatidico momento nei pressi del luogo dell’aggressione, Viale Annibal Caro. Da lì l’arrivo dell’ambulanza, la paura e la corsa in sala operatoria al policlinico di Tor Vergata, dove sottoposto a diversi interventi chirurgici il giovane lotta tra la vita e la morte.
Il giovane aggressore, che era solito trovare capi d’abbigliamento firmati per i suoi amici e contatti, girava con un coltello da 20cm in tasca, lo stesso conficcato nel torace della vittima.
Una vicenda che ha lasciato Frascati nello sgomento, soprattutto perché si tratterebbe di giovani “normalissimi”, provenienti da quelle che da tutti sono considerate famiglie per bene ed educate.
“Genitori che tutto concedono e che nulla vietano”. Le parole della criminologa Tonia Bardellino. “Come possiamo, dunque, non aspettarci che alcuni di loro compiano gli atti violenti che mai ci si aspetterebbe da un ragazzino, da una ragazzina, cioè da chi nell’immaginario collettivo dovrebbe essere innocente, pulito, incapace di fare del male. Ma è appunto una fantasia, dobbiamo prenderne atto -. continua Bardellino -. Alla base di determinato comportamenti risiede la mancata educazione affettiva e l’inconsistenza genitoriale. Li abbiamo adultizzati permettendo loro di concedersi ogni tipo di trasgressione, ammesso che di trasgressioni si possa ancora parlare, dal momento che i genitori spesso sono perfettamente al corrente di quello che fanno i figli e lo tollerano. In genere i maschi – conclude la criminologa – agiscono in modo brutale per vendetta o per affermare la loro supremazia sull’altro o, più prosaicamente, per impadronirsi di un oggetto (può essere un cellulare o come nel caso di specie un capo di abbigliamento griffato), mentre la ferocia delle ragazze nasce più non di rado dall’invidia o dalla gelosia”.