Nuovo decreto Sicurezza, sgombro immediato per le case occupate abusivamente

Aggravanti per truffe ad anziani, tutela delle forze dell’ordine e alta alla cannabis light

ROMA – Ok del Cdm al decreto sicurezza.

Il nuovo provvedimento è composto da 34 articoli.

Si va dalla stretta sull’accattonaggio alle aggravanti per le truffe agli anziani, passando per sgomberi lampo per le case e per la restrizione sulla coltivazione della canapa.

Tutela legale per agenti e militari

Nel testo è prevista una specifica tutela legale a favore del personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. “In altre parole, i nostri agenti di polizia e i nostri militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio potranno continuare a lavorare e lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino ad un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento. Una norma sacrosanta che le nostre forze di polizia aspettano da molto tempo, e che è nostro dovere assicurare loro”, ha detto la premier Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri.

Bodycam

Si prevede “la possibilità di dotare le Forze di polizia di dispositivi di videosorveglianza indossabili (bodycam), idonei a registrare l’attività operativa nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili e in ambito ferroviario e a bordo treno”. Possibilità anche “di utilizzare dispositivi di videosorveglianza, anche indossabili, nei luoghi e negli ambienti in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale”.

Cade l’obbligo della Pubblica utilità di dare notizie ai Servizi

Innanzitutto, le pubbliche amministrazioni, i gestori di servizi di pubblica utilità, le università, le società controllate e partecipate e gli enti di ricerca non sono più obbligati né a collaborare con i Servizi di sicurezza né a stipulare convenzioni che obbligano a cedere informazioni e dati anche in deroga alle normative in materia di privacy. Resta invece la parte che autorizza gli agenti dell’intelligence a partecipare e a dirigere associazioni sovversive e terroristiche e a prendere parte ad associazioni mafiose.

Donne incinte in carcere

Tra i punti più contestati del provvedimento c’è anche la norma sulle donne incinte in carcere. Il ddl, per quanto riguarda la custodia cautelare, prevedeva l’obbligatorietà (e non più la facoltatività) dell’esecuzione della misura di custodia presso un istituto di custodia attenuata per le madri incinte o di minori inferiori a un anno. Con la modifica contenuta nella bozza viene data la possibilità al giudice di valutare le preminenti esigenze del minore anche in presenza di una condotta grave della madre.

Condotte di resistenza in carcere

In terzo luogo, la bozza del dl definisce meglio quali sono le condotte di resistenza (anche passiva) all’interno delle carceri. Si chiarisce quindi che il reato di “rivolta” si considera commesso solo in presenza di violazioni di ordini impartiti “per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza” all’interno delle carceri e non invece per qualsiasi altro tipo di ordine. Identiche modifiche sono state introdotte per quanto riguarda il delitto di rivolta all’interno dei Centri per il rimpatrio dei migranti, mentre è stata esclusa la configurabilità di questo tipo di reato nei Centri di accoglienza.

Proteste contro le opere pubbliche

Per quanto riguarda le proteste contro le opere pubbliche, la norma, prima del rilievo del Quirinale, prevedeva l’applicazione dell’aggravante per impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica, senza dare indicazioni particolari sulla tipologia di opera o infrastruttura. Ci si rimetteva in pratica alla discrezionalità del governo che poteva ritenere un’opera pubblica qualsiasi meritevole di questa particolare protezione. La nuova norma spiega che l’aggravante è limitata alle infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici

Norme sui migranti

Per i migranti che sbarcano in Italia sarà sufficiente presentare un documento d’identità (e non più necessariamente il permesso di soggiorno come richiesto nel ddl) per ottenere una sim telefonica.

Aggressione o resistenza a pubblico ufficiale

Nei reati di aggressione o resistenza a pubblico ufficiale, le modifiche al codice penale prevedevano la prevalenza delle circostanze aggravanti sulle attenuanti generiche che, quindi, non venivano più considerate. Tale norma era stata considerata dal Quirinale non conforme ai principi di equità del diritto penale. Si è quindi previsto che occorra sempre tener conto anche delle circostanze attenuanti.

Dall’alt alla cannabis light esclusa la produzione di semi

Si confermano le modifiche alla legge 242/2016 con l’espresso divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa coltivata. Ma è stata inserita nel decreto, nell’ambito delle coltivazioni lecite, la produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione stabiliti dal ministro della salute con decreto. I controlli sono affidati al Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri.

Occupazioni abusive

Nel decreto rientrano anche norme contro le occupazioni abusive. Pena da 2 a 7 anni, con procedura rapida se l’immobile occupato è l’unica abitazione del denunciante.

“Si verifica spesso che una persona va in vacanza o magari, se anziano, va in ospedale, torna a casa e la trova occupata. Con questo provvedimento prevediamo un intervento immediato della forza pubblica, su indicazione del pubblico ministero, per far sloggiare l’occupante abusivo”, ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

C’è inoltre, ha proseguito, “un’aggravante per le truffe agli anziani, altro fenomeno dolorosissimo ed un reato particolarmente odioso”.