La città si stringe intorno alla famiglia
“L’unica cosa buona da fare è chiedere scusa a questa famiglia”, le parole di Alessandro Pillitu legale di Mark Samson
TERNI – E’ partito alle ore 14 il corteo funebre per Ilaria Sula, la 22enne brutalmente uccisa dall’ex fidanzato e ritrovata senza vita in fondo a un dirupo chiusa in una valigia. Dalla casa della giovane, in Via dello Stadio, il corteo si è diretto al cimitero comunale. Una bara bianca ricoperta di rose bianche è stata seguita da tantissimi concittadini della giovane. Attimi di preoccupazione quando la madre della giovane ha avuto un malore ed è stata quindi portata in casa.
Tanti i giovani che hanno accompagnato il feretro con striscioni che recitano: “Per Ilaria e per tutte le altre vittime, basta violenza sulle donne”, si legge su uno dei tanti striscioni e cartelli davanti all’abitazione: “Non vogliamo perdere un’altra sorella”, “Rumore dopo il silenzio, era una figlia, sorella, cugina, zia, non un’altra”, “Se domani tocca a me distruggi tutto, voglio essere l’ultima. Ai tuoi occhi azzurri, al tuo sorriso. Ila per sempre”. “Ogni tramonto – si legge in un altro foglio – porta via un giorno ma non il tuo ricordo”; “Il ritorno a casa di una figlia deve essere una certezza, non una speranza”. Tanti palloncini bianchi e rossi sono stati lasciati liberi nel cielo alla fine della cerimonia.
“L’unica cosa buona da fare è chiedere scusa a questa famiglia”, le parole di Alessandro Pillitu avvocato dell’omicida Mark Samson, ai microfoni del programma Ore14.
“Sarà un processo brutto la morte di un giovane è sempre un dramma e una sconfitta per la società”.
In caserma per essere ascoltata, la madre del giovane, si trovava in casa con lui mentre commetteva l’efferato delitto, in un piccolo appartamento dove risulta difficile pensare che non si sia accorta di nulla.