Da capire il ruolo della madre che ha confessato di aver pulito la stanza del figlio dove si è consumato il femminicidio
ROMA – Dopo oltre tre ore di interrogatorio la mamma di Mark Samson, Nors Manlapaz ha ammesso di aver aiutato il figlio a ripulire la stanza dove è stata uccisa Ilaria Sula.
Alla fine ha confessato, la mamma del 23enne accusato di aver ucciso la giovane studentessa nella sua casa, con la madre nella stanza accanto, per poi riporre il corpo in una valigia e gettarlo in un dirupo.
“L’ho aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue” ha detto la donna durante l’interrogatorio che si è svolto lunedì pomeriggio in questura a Roma.
A causare la terribile aggressione, intorno alle 11 del 25 marzo, nella stanza del giovane in via Homs, la lettura del messaggio sul cellulare della studentessa proveniente da un altro ragazzo. Accecato dalla gelosia, Samson ha colpito quindi più volte al collo Ilaria con un coltello da cucina uccidendola.
Da capire se la donna abbia aiutato il figlio anche nell’infilare il corpo di Ilaria Sula nel trolley utilizzato, intorno alle 14, per trasportare il cadavere fino a Poli, dove Samson l’ha gettato in un dirupo
“Mark Samson ha agito con freddezza e insensibilità” dichiarano gli inquirenti.
Con l’aiuto della mamma ha tolto il sangue di Ilaria dalla stanza dove l’aveva appena uccisa, poi si è liberato del cadavere ed è andato a mangiare una piadina con un’amica di Ilaria, e parlare di “questioni superficiali e banali e del suo rapporto con la ex fidanzata“, continuando nei giorni seguenti a depistare le indagini utilizzando lo smartphone della ragazza
con messaggi rassicuranti a nome di Ilaria, sperando così che nessuno la cerchi.
“Non si pone alcuno scrupolo nell’inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia”, aggiunge il gip. Cellulare che poi avrebbe gettato in un tombino in viale Ionio, e che ora si sta cercando.