Sutri – È morto il giornalista Rai Giuseppe Carrisi, commozione in diretta al Giornale Radio

SUTRI (VT) – Grave lutto per il Giornale Radio Rai: nelle scorse ore è venuto a mancare improvvisamente Giuseppe Carrisi, storico giornalista, caposervizio e conduttore del GR3 nelle edizioni dell’alba.

Carrisi viveva a Sutri, in provincia di Viterbo. La notizia è stata data in diretta l’11 aprile, durante le edizioni del Giornale Radio, accompagnata da una nota dell’UsigRai che lo ha ricordato come “un grande appassionato dell’Africa, collega sempre attento e gentile, di cui sentiremo profondamente la mancanza. Siamo vicini alla famiglia”.

L’annuncio ha scosso profondamente l’intera redazione. Durante la diretta, i giornalisti Danilo Tolardo e hanno faticato a trattenere la commozione nel darne notizia e nel chiudere l’edizione del notiziario, sorreggendosi a vicenda con voce spezzata dalle lacrime.

Una carriera tra giornalismo, scrittura e documentari

Carrisi era un volto e una voce storica del Giornale Radio Rai, ma anche scrittore e documentarista. Ha dedicato gran parte della sua attività professionale alle tematiche del Sud del mondo, in particolare dell’Africa, realizzando reportage in territori segnati da guerra e povertà, tra cui Palestina, Sierra Leone, Uganda e Repubblica Democratica del Congo.

Tra i suoi lavori più noti, il libro Kalami va alla guerra e il documentario Kidogò, un bambino soldato, presentato al Giffoni Film Festival. Ha firmato anche Voci dal buio, sul dramma dei giovani coinvolti nella criminalità organizzata e nello sfruttamento nei paesi africani, e la docufiction Zarema e le altre, incentrata sulla storia delle “vedove nere” cecene.

Autore prolifico, ha pubblicato per Newton Compton titoli come Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e che nessuno ti ha mai raccontato (vincitore del Premio Fregene per la saggistica), Gioventù camorrista e La fabbrica delle prostitute.

Il ricordo della redazione

Durante la diretta del GR3, i colleghi lo hanno ricordato con affetto e stima: “Era uno dei giornalisti più esperti, sensibile e impegnato. Alla professionalità univa una grande umanità. Giuseppe era un padre affettuoso per Alessandro e Leonardo, e un compagno premuroso per la moglie Simona. La redazione del Giornale Radio si stringe con affetto al dolore della sua famiglia”.