Tarquinia – “Ma quali fiori, preferivo una bottiglia di prosecco”, così la criminologa Bruzzone smonta il patriarcato e il sindaco Sposetti

TARQUINIA – Un teatro sold out ha ascoltato la criminologa Roberta Bruzzone venuta a presentare il suo ultimo libro “Patriarcato Criminale”, le storie di tre donne: Saman Abbas, uccisa dalla sua famiglia per aver deciso di sottrarsi al destino che era stato stabilito per lei e quella di Maria Chindamo, rapita, uccisa e crudelmente fatta sparire per aver detto di no due volte: alla famiglia dell’ex marito e alla ’ndrangheta e infine quella di Giulia Cecchettin.

La dottoressa, lasciando nei presenti la curiosità da appagare acquistando il libro, ha comunque parlato di stereotipi che vedono la donna come figura “sottomessa”, ancora troppo  presenti nella società e nei gesti.

E proprio uno di questi è stato l’esempio calzante della serata, quando, alla fine della presentazione, il sindaco Sposetti ha voluto offrire come segno di ospitalità un mazzo di fiori a Bruzzone, che nell’imbarazzo generale, ma soprattutto del primo cittadino, ha apertamente dichiarato: “Ecco un esempio del patriarcato di cui ho parlato poco fa, perché un mazzo di Fiori? Preferivo una bottiglia di prosecco, questi restano dove stanno”, così sì è chiuso il sipario e per il sindaco nemmeno un saluto.