Numeri più che positivi per la 57esima edizione della manifestazione: 32mila operatori esteri provenienti da oltre 130 nazioni, più di 4mila aziende presenti e oltre 50mila tagliandi per il Vinitaly and the City (evento esterno dedicato ai wine lover). Bene il padiglione del Lazio
VERONA – Il vino italiano si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale.
A ribadire il concetto, ormai saldo a livello internazionale, è la 57esima edizione del Vinitaly andata in scena da domenica 6 a mercoledì 9 aprile.
La manifestazione di Veronafiere ha registrato un afflusso da record nei quattro giorni di fiera dedicati agli esperti di settore ma anche ai wine lover (con le solite giornate di apertura e chiusura aperte a tutti).
I dati ufficiali parlano di 97.000 presenze complessive con 32mila operatori esteri provenienti da oltre 130 nazioni. Tra questi ultimi sono aumentati i buyer dei primi tre mercati target per il vino italiano: Stati Uniti (+5%), Germania (+5%) e Regno Unito (30%) mentre si è registrata una flessione della Cina (-20%). Tanto interesse, tra le altre nazioni, anche da Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Giappone, Canada e Brasile.
Ottimi anche i numeri del Vinitaly and the City, il fuori-salone dedicato ai wine lover nel centro storico di Verona, che ha superato i 50mila tagliandi-degustazione toccando stessa cifra del 2024 ma con una giornata di evento in meno.
Operatori e appassionati hanno avuto una scelta ampissima con più di 4mila aziende presenti e una cifra a quattro zeri di etichette disponibili in degustazione. Il tutto con i principali consorzi italiani a fare da contorno (e garantire la presenza di ulteriori vini).
“Vinitaly 2025 chiude con un’edizione di successo, in cui il mondo del vino italiano ha saputo esprimere unità e capacità di reazione, anche di fronte alle difficoltà iniziali legate all’introduzione dei dazi USA – commenta il presidente di Veronafiere Federico Bricolo -. Verona si è riaffermata come Capitale europea del vino, grazie alla partecipazione di due commissari Ue, che proprio da Vinitaly hanno annunciato nuove iniziative concrete a sostegno della filiera, insieme ai ministri e alle tante presenze istituzionali a Verona nei giorni di manifestazione. Un segnale forte, in un momento che richiedeva chiarezza, coesione e visione strategica. Vinitaly inoltre consolida il proprio legame con gli Stati Uniti: dopo il debutto nel 2024, tornerà a Chicago il 5 e 6 ottobre di quest’anno con la seconda edizione di Vinitaly Usa. Su questo mercato, il vino italiano ha le idee chiare: continuare a costruire un rapporto solido e duraturo con i consumatori americani, da sempre protagonisti del successo del nostro export”.
Masterclass a tutte le ore, una bella area mixology, la presenza di un’altissima percentuale di DOC e DOCG italiane e un padiglione estero in crescita sono alcuni degli elementi che hanno colpito maggiormente i visitatori ascoltati durante i quattro giorni di fiera. Una fiera che, visti i tempi che corrono, fa assolutamente bene a puntare sull’internazionalizzazione.
Bene, infine, il padiglione del Lazio che ha portato al Vinitaly 59 aziende vitivinicole e tre consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati. In tanti hanno fatto visita alla location laziale situata in una posizione strategica a ridosso dell’ingresso principale.
La prossima edizione del Vinitaly è in programma dal 12 al 15 aprile 2026.
Vinitaly 2025 – Dieci assaggi notevoli
- Sudtirol-Alto Adige DOC – Lagrein Riserva “Vigna Klosteranger” 2021 – Muri-Gries – Lagrein 100% – 14%
- Terre Siciliane IGP – Rosso Sicilia “Nino” 2015 – Caruso & Minini – selezione di migliori uve a bacca rossa dell’azienda – 15%
- Toscana IGT – Rosso “Giusto di Notri” 2022 – Tua Rita – Cabernet Sauvignon 80%, Merlot 10%, Cabernet Franc 10% – 14,5%
- Alta Langa DOCG – Spumante metodo classico “Anniversario 1998” pas dosè – Rapalino – Chardonnay, Pinot Nero – 13,5%
- Caluso DOCG – Spumante metodo classico 60 mesi “Sessanta” – Tenuta Roletto – Erbaluce 100%
- Tullum DOCG – Rosso Riserva 2018 – Feudo Antico – Montepulciano 100% – 14,5%
- Veneto IGT – Bianco veneto “Repanda” 2023 – Roeno – Solaris 100% – 14,5%
- Franciacorta DOCG – Franciacorta dosaggio zero “Gualberto” 2014 – Ricci Curbastro – Pino Nero 60/70%, Chardonnay 30/40% – 12,5%
- Breganze DOC – Torcolato Breganze 2019 – Beato Bartolomeo – Vespaiola – 13%
- Nasco di Cagliari DOC – Bianco “Pulchra” 2023 – Cantina di Mogoro – Nasco 100% – 14%