VITERBO – Spazio ai pellegrini su Via Filippo Ascenzi dove stamattina è stato inaugurato il nuovo Infopoint Francigena, uno splendido esempio di collaborazione tra Regione Lazio e amministrazione viterbese che ha portato al recupero di un locale da molto tempo abbandonato nonostante la sua centralissima posizione nel cuore della Città dei Papi.
“Questo nuovo spazio – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini dopo il consueto taglio del nastro – concesso dalla Regione Lazio all’amministrazione, è ora messo a disposizione dei pellegrini della Francigena, della Romea Strada e del Giubileo. Un progetto realizzato anche grazie all’impegno della consigliera Alessandra Croci, delegata alla promozione della Via Francigena e del Giubileo, che già dallo scorso anno ha lavorato a un programma di iniziative“.
Accanto a lei, oltre a gran parte dell’amministrazione e vari componenti di Fratelli d’Italia che hanno seguito da vicino il progetto, anche il consigliere regionale Daniele Sabatini. “Questa inaugurazione – ha dichiarato – rappresenta perfettamente quello che come Regione Lazio abbiamo voluto esprimere creando il claim ‘C’è tutto un Lazio intorno’, nato appositamente per raccontare tutto quello che c’è intorno alla Capitale d’Italia e della Cristianità. Abbiamo anche compreso come non bastasse realizzare attività ed eventi, per questo sono nate collaborazioni tra istituzioni che hanno portato al recupero di spazi proprio come questo InfoPoint Francigena. Quando si riesce a fare questo, lasciando qualcosa anche per il futuro, allora si può parlare davvero di collaborazioni proficue“.
Ringraziamenti agli enti pubblici anche da parte di Luca Bruschi, presidente sezione europea della Rete Via Francigena, che ha l’obiettivo di continuare a promuovere il pellegrinaggio e il turismo lungo gli oltre tremila chilometri che collegano Canterbury a Roma e che poi proseguono in Puglia verso Santa Maria di Leuca. “Sono pochi i comuni così attivi come Viterbo – ha sottolineato Bruschi – che accoglie quei pellegrini che percorrono gli ultimi 100-200 km prima di giungere a San Pietro. Il pellegrinaggio è ormai un fenomeno di portata internazionale, con sempre più camminatori provenienti anche da Giappone, Canada, Australia e da tanti altri paesi lontani ed bello come l’accoglienza di questa città arrivi dritta al cuore“.
Da parte di Bruschi, anche una piccola informazione di servizio, particolarmente interessante. “L’Europa ha da poco approvato un progetto atto a finanziare piccole e medie imprese lungo la via Francigena. Un aiuto tangibile per tutti quegli artigiani e imprenditori che giornalmente si impegnano lungo il cammino“.
A chiudere la conferenza, la “padrona di casa”, la delegata Alessandra Croci che ha ribadito come “La Regione Lazio ha creduto fermamente a questo progetto e per questo hanno tutta la mia gratitudine e quella dell’amministrazione“. Da Croci anche alcuni interessanti numeri sui pellegrini, come i 169 censiti a gennaio e i 102 registrati nel solo giorno di sabato 12 aprile, dove un gruppo proveniente dal Messico ha scelto proprio la città di Viterbo come partenza per il loro cammino verso Roma. “Viterbo deve diventare una città riconosciuta e riconoscibile – ha sottolineato Croci – Il pellegrinaggio è un percorso che trasforma e che non richiede necessariamente di essere credenti e cristiani. Presto inaugureremo anche il baby pit stop, alla Pensilina del Sacrario, dedicato ai più piccoli che con le loro famiglie camminano e raggiungono Viterbo, anche come semplici turisti“.
Quello del pellegrinaggio resta uno degli asset fondamentali per il turismo storico/culturale della Città dei papi, Viterbo, che – insieme a tutta la Tuscia – grazie alle sue bellezze, continua a rappresentare uno dei Comuni più rappresentativi per tutti quei visitatori interessati alla storia, all’arte, alla tradizione e alle meraviglie culinarie italiane.