VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – Che quasi alla fine del suo mandato, Chiara Frontini fosse costretta ad attaccarsi all’elenco delle opere del Pnrr decise, progettate e finanziate dalla precedente amministrazione di centrodestra, per cercare di dimostrare ai viterbesi di avere fatto qualcosa per il centro storico, è l’epilogo che immagini scritto dalla cosiddetta “giustizia divina”, che si manifesta verso chi ha trascorso circa un decennio a raccontare ai viterbesi che chi li governava prima di lei, era un incapace. Si comprende chi critica i propri predecessori se hanno lasciato debiti, non soldi. Invece Frontini è riuscita anche a fare questo. Eppure oggi, in consiglio comunale, se le amministrazioni che l’hanno preceduta non avessero portato idee, fondi e progetti, lei non avrebbe avuto nulla da dire sulle misure prese a favore del centro storico. Ma mi chiedo: se togliamo il Pnrr, Frontini cosa ha fatto in questi tre anni? Ha raccontato fuffa, balle e sogni impossibili alla città, narrazione proseguita pure dopo che è arrivata a Palazzo dei Priori. Ma oggi, Chiara Frontini, in consiglio comunale, per dire di avere fatto qualcosa per il centro storico, ha dovuto elencare il Pnrr del centrodestra. Di nuovo. Che non sia diventato uno strumento di distrazione dalla realtà che anche lei, nonostante l’abilità oratoria, non riesce più a nascondere ai viterbesi? La crisi del centro storico parte da lontano. È vero. Ma negli ultimi due anni la situazione è precipitata. Dopo tre anni di mandato elettorale, forse anche per il sindaco è giunto il momento di intestarsi qualche responsabilità, anziché continuare ad additare complotti o colpe altrui. E, invece, ora che lo scaricabarile è temporalmente irrealistico e patetico, nonostante ogni tanto ci provi, cerca di coprire la realtà con le sue arguzie oratorie. Ed ecco rispuntare il Pnrr il paravento che ha sventagliato in questi anni per coprire il nulla di questo patto civico. Utile anche per dire di avere fatto qualcosa per il centro. Per anni le abbiamo detto che aumentare il costo dei parcheggi in un centro storico in agonia, avrebbe voluto dire affossarlo. Solo ora che i buoi sono fuggiti, cerca di riparare i danni, proponendo genericamente un’ora gratuita di parcheggio. E che dire degli annunci tuonanti sull’arrivo di varchi elettronici e isole pedonali, in una prospettiva di chiusura pressoché totale del centro, di cui non è mai stata chiarita la modalità? Che pure questo avrà incentivato una certa fuga da dentro le mura? Cosa dire, poi, dell’incuria e del degrado che impera nel cuore cittadino. Basti pensare allo stato vergognoso in cui è stata tenuta in questi mesi via Marconi, con il verde completamente deturpato dall’abbandono. Dall’alto del suo scranno il sindaco Frontini quotidianamente cerca di convincere i viterbesi che le cose vanno bene. Ma il punto è proprio questo: se così fosse stato, non ci sarebbe stato bisogno di spiegarglielo in maniera quasi maniacale ogni giorno. Lo avrebbero visto da soli.
Andrea Micci
Consigliere comunale Lega Viterbo