Civitavecchia – Viaggio a Bucarest, ora indaga la Procura: ombre sulla missione del sindaco Piendibene & Co.

Anche in Romania la Procura generale è interessata a capire i flussi di denaro usciti dai conti della famiglia del sindaco Robert Negoiță e finiti a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Quella che era stata presentata come una missione istituzionale per “copiare il modello delle terme di Bucarest” si sta trasformando in un caso giudiziario che potrebbe avere sviluppi clamorosi.

Il viaggio in Romania del sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, degli assessori Enzo D’Antò e Piero Alessi, dell’impiegato della Regione Lazio Massimiliano Magrì e di un imprenditore di origine romena residente a Civitavecchia Marius Cadar, è finito infatti sotto la lente della Procura della Repubblica di Civitavecchia ma anche di quella romena.

Piero Alessi in versione dance e food Bucaresti Style

A destare sospetti, fin dall’inizio, non è stato solo il curioso gemellaggio termale con la capitale romena, ma soprattutto il profilo dell’ospite d’eccezione: Robert Negoiță, sindaco del Sector 3 di Bucarest, figura assai discussa in patria, al centro di numerose inchieste giudiziarie.

Negoiță, inoltre, ha da tempo avviato importanti investimenti a Civitavecchia, che ora attirano l’interesse non solo degli inquirenti italiani ma anche delle autorità romene. Il sospetto è che l’imprenditore-politico stia spostando capitali all’estero attraverso società di famiglia, nel timore di future confische da parte della magistratura romena.

Villa Riccucci in fase di ristrutturazione

Ma al centro del caso c’è anche un aspetto più terreno, e non meno spinoso: chi ha pagato la trasferta?

Alla legittima domanda sollevata in consiglio comunale dall’opposizione – in particolare dalla Lega – la risposta fu semplice e rassicurante: “Tutto a spese proprie”. Tuttavia, l’unico a mostrare una ricevuta di pagamento (un biglietto aereo pagato con carta di credito personale) è stato l’assessore D’Antò. Nessuna traccia, invece, dei documenti relativi a voli, hotel, ristoranti o altri costi sostenuti dagli altri membri della delegazione.

Ad alimentare ulteriormente i dubbi sono circolate in rete alcune foto scattate durante la permanenza a Bucarest, in particolare all’interno di un lussuoso locale affacciato sul lago artificiale nel cuore della capitale romena. Scatti innocui in apparenza, ma che hanno sollevato interrogativi sul reale scopo del viaggio, soprattutto per la presenza – ritenuta “anomala” – di Massimiliano Magrì, funzionario della Regione Lazio, ufficialmente estraneo all’amministrazione civitavecchiese.

Massimiliano Magrì

A tre mesi di distanza dalla missione, il silenzio e la mancanza di trasparenza continuano a far rumore. La politica locale si divide tra chi difende l’operato del sindaco e dei suoi assessori, parlando di “attacchi strumentali”, e chi chiede chiarezza, invocando la pubblicazione delle ricevute e delle fonti di finanziamento del viaggio.

L’ex ristorante Ideale recentemente acquistato da persone vicine a Robert Negoiță
Interno delle Terme di Bucarest

Il rischio ora è che questa “missione termale” si trasformi nel primo vero scandalo dell’amministrazione Piendibene. E non per colpa dell’opposizione o delle maldicenze da bar, ma per una gestione opaca di un’iniziativa che, se davvero nata per rilanciare l’economia locale, avrebbe dovuto essere accompagnata dalla massima trasparenza. La speranza è che la verità emerga presto, magari prima che lo facciano le procure.


📅 Cronologia dei fatti

  • Gennaio 2025 – Il sindaco Marco Piendibene, gli assessori Enzo D’Antò e Piero Alessi, l’impiegato regionale Massimiliano Magrì e un imprenditore di origine romena residente a Civitavecchia si recano a Bucarest per incontrare il sindaco del Sector 3, Robert Negoiță. La missione viene giustificata come un viaggio per studiare le moderne terme della capitale romena, con l’intento di replicare il modello a Civitavecchia
  • Febbraio 2025 – Emergono le prime polemiche sull’opacità della trasferta. L’opposizione, in particolare la Lega, interroga l’amministrazione comunale chiedendo chi abbia sostenuto le spese del viaggio. La risposta ufficiale è che la missione è stata effettuata “a spese proprie”. Tuttavia, solo l’assessore D’Antò mostra una ricevuta di pagamento (un biglietto aereo acquistato con carta di credito personale).
  • Marzo 2025 – Circolano in rete alcune foto scattate durante la permanenza a Bucarest, che ritraggono i membri della delegazione in un lussuoso locale affacciato sul lago artificiale nel centro della capitale romena. Le immagini alimentano ulteriori dubbi sul reale scopo del viaggio e sulla presenza di persone estranee all’amministrazione comunale, come l’impiegato regionale Magrì.
  • Aprile 2025 – La Procura della Repubblica di Civitavecchia a quanto ci risulta, avrebbe aperto un’indagine sulla missione a Bucarest, focalizzandosi sia sulla trasparenza delle spese sostenute sia sui legami tra l’amministrazione civitavecchiese e Robert Negoiță. Quest’ultimo è al centro di numerose inchieste giudiziarie in Romania e ha avviato importanti investimenti a Civitavecchia, sollevando il sospetto che stia spostando capitali all’estero attraverso società di famiglia, nel timore di future confische da parte della magistratura romena.

Robert Negoiță, attuale sindaco del Settore 3 di Bucarest, è una figura controversa in Romania, coinvolta in numerose inchieste giudiziarie che sollevano interrogativi sui suoi investimenti immobiliari a Civitavecchia.

🧾 Profilo e carriera

Nato nel 1972, Negoiță è un imprenditore di successo, noto per aver fondato il gruppo Confort e per aver costruito il Rin Grand Hotel, uno dei più grandi d’Europa (1500 camere). Dal 2012 è sindaco del Settore 3 di Bucarest, eletto con il Partito Socialdemocratico (PSD), e successivamente passato a PRO Romania.

⚖️ Inchieste giudiziarie

Negoiță è stato coinvolto in diverse indagini

  • Abuso d’ufficio e corruzione: Nel 2022, la Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) lo ha incriminato per abuso d’ufficio, insieme a sei dipendenti del municipio e altri funzionari, in relazione a contratti pubblici sospetti.
  • l 1° febbraio 2023, i procuratori della DNA hanno effettuato 17 perquisizioni a Bucarest e Ilfov, in un caso finalizzato al rilascio di documenti amministrativi da parte delle istituzioni statali. Uno dei raid ha avuto luogo presso il municipio del Distretto 3. “I procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione – Sezione per la lotta contro i reati assimilabili alla corruzione hanno ordinato l’azione penale del sospetto NEGOITA ROBERT SORIN, all’epoca dei fatti e attualmente sindaco del Settore 3 di Bucarest, per aver commesso il reato di abuso d’ufficio, se il pubblico ufficiale ha ottenuto per sé o per un altro un vantaggio indebito. Tra il 2015 e il 2021, l’indagato Negoita Robert Sorin, nella qualità sopra menzionata, in violazione delle disposizioni di legge, avrebbe approvato l’emissione presumibilmente illegale di documenti necessari per la costruzione e la tabulazione di un edificio (blocco) situato nella zona centrale di Bucarest. L’indagato è stato informato della legittimazione ad agire ai sensi di quanto previsto dall’art. 307 c.p.p. In questo caso, vengono compiuti anche atti di perseguimento penale contro altre persone”, ha annunciato il DNA.
  • Omicidio colposo: È indagato per la morte di due operai in un cantiere nel 2017, dove i lavori erano stati eseguiti senza autorizzazione.
  • Frode fiscale: Nel 2016, è stato accusato di frode fiscale per 17 milioni di euro legati a progetti residenziali.
  • Plagio accademico: Nel 2016, è stato indagato per plagio nella sua tesi di dottorato in Scienze Giuridiche, con la raccomandazione di revoca del titolo.

💼 Investimenti a Civitavecchia

 

L’ex ristorante Ideale

Negoiță ha acquisito immobili di pregio a Civitavecchia, tra cui l’ex ristorante “Ideale” e “Villa Riccucci”, attraverso società familiare. Queste operazioni hanno sollevato sospetti di riciclaggio di capitali, dato il suo coinvolgimento in inchieste giudiziarie in Romani.

Villa Riccucci

✈️ Spese di viaggio contestate

Un’indagine del 2024 ha rivelato che Negoiță ha effettuato viaggi internazionali, soggiornando in hotel di lusso e noleggiando auto costose, con spese coperte da società pubbliche del Settore . Le destinazioni includevano Vienna, Istanbul, Salonicco e Atene.

La figura di Robert Negoiță è al centro di numerose controversie legali e finanziare. I suoi investimenti a Civitavecchia, uniti alle inchieste in corso in Romania, sollevano interrogativi sulla provenienza dei fondi e sulle implicazioni per la politica locale italiana.