Con la morte di papa Francesco avvenuta ieri, 21 aprile 2025, si apre ufficialmente la sede vacante
ROMA – Inizia ufficialmente il periodo in cui la Chiesa cattolica resta senza un Papa. Questo momento delicato e solenne porta con sé l’attivazione di un rito antico quanto simbolico: il Conclave, l’assemblea dei cardinali chiamati a eleggere il nuovo Vescovo di Roma.
Origine e storia del Conclave: da Viterbo a oggi
La parola Conclave deriva dal latino cum clave (letteralmente “con chiave”), poiché i cardinali elettori vengono chiusi in isolamento per tutta la durata delle votazioni. L’origine di questa tradizione risale al XIII secolo, in seguito a una delle elezioni papali più lunghe della storia.
Il primo vero e proprio Conclave si tenne a Viterbo nel 1268, dopo la morte di Papa Clemente IV. Il processo di elezione durò quasi tre anni, con una serie di pressioni esterne e indecisioni interne tra i cardinali. Fu allora che i cittadini di Viterbo, esasperati, chiusero i cardinali a chiave nel Palazzo dei Papi, riducendo loro i viveri e addirittura scoperchiando il tetto per affrettare la decisione. L’evento portò all’elezione di Papa Gregorio X e alla stesura delle prime norme canoniche sul Conclave, che da quel momento si tenne in isolamento.
Come si svolge un Conclave oggi
Oggi, il Conclave segue un rito codificato nel dettaglio dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Papa Giovanni Paolo II e aggiornata da Benedetto XVI e Francesco stesso.
Chi partecipa
Solo i cardinali con meno di 80 anni alla data della morte del Papa hanno diritto di voto.
Attualmente, si prevede che circa 120 cardinali elettori prenderanno parte al Conclave.
Dove e quando
Il Conclave si svolgerà nella Cappella Sistina, in Vaticano.
Inizierà non prima di 15 giorni dalla morte del Papa, per permettere a tutti i cardinali di giungere a Roma. Tuttavia, non potrà iniziare oltre il 20º giorno dalla morte.
Come si svolge
Giuramento di segretezza: i cardinali prestano giuramento solenne di non rivelare nulla di quanto accade durante le votazioni.
Chiusura: una volta entrati in Sistina, le porte vengono chiuse con l’annuncio “Extra omnes!” (Tutti fuori!), lasciando all’interno solo i cardinali elettori e alcuni assistenti.
Scrutini: si tengono fino a quattro votazioni al giorno, due al mattino e due al pomeriggio.
Fumate:
- Nera: nessun Papa è stato eletto.
- Bianca: un nuovo Papa è stato scelto. L’annuncio è seguito dal tradizionale Habemus Papam dal balcone della Basilica di San Pietro.
Chi viene eletto
Serve la maggioranza qualificata di due terzi dei voti per eleggere un nuovo Papa.
Il candidato non deve necessariamente essere un cardinale, ma deve essere un uomo battezzato e idoneo alla funzione sacerdotale (anche se, nella pratica, è sempre un cardinale).
Cosa accadrà adesso dopo Papa Francesco
Con la morte di Papa Francesco, il Cardinale Camerlengo ha già avviato il protocollo:
Il corpo del Papa è stato esposto nella Basilica di San Pietro.
I funerali si svolgeranno il 25 aprile, e seguiranno i novendiali, nove giorni di messe in suffragio.
Una volta conclusi i novendiali, i cardinali entreranno in Conclave. Secondo le previsioni, l’inizio è atteso tra il 5 e il 10 maggio 2025.
Una nuova elezione, una nuova era
Ogni Conclave è anche l’inizio di un nuovo capitolo per la Chiesa. Il prossimo Pontefice sarà chiamato ad affrontare sfide complesse: la secolarizzazione in Occidente, i conflitti globali, le nuove frontiere della bioetica, la riforma della Curia e il dialogo interreligioso.
Come accadde nel Conclave di Viterbo, la storia potrebbe di nuovo essere scritta in modo inatteso. Ma il cuore del processo resta immutato: l’unione tra tradizione, spiritualità e responsabilità universale.