CIVITA CASTELLANA – Una lunga lettera di denuncia contro i Carabinieri di Civita Castellana. A pubblicarla, sui social, è Enrico Rizzi che nei giorni scorsi si è messo in moto per aiutare un cavallo denutrito e in pericolo di vita a Orte.
I militari dell’Arma, secondo l’animalista, hanno sbagliato ad andarsene dopo che il proprietario del cavallo è arrivato sul posto lasciando un po’ di pane all’animale. Quest’ultimo, dopo ulteriori segnalazioni, è stato trasportato al Centro ippico narnese in condizioni gravissime.
“Il Maggiore dei Carabinieri di Civita Castellana, Raffaele Di Lauro, mi cerca, mi chiama, mi chiede un incontro, raggiungendolo nella sua sede a Civita Castellana e per discutere di quanto accaduto a Orte con il povero cavallo – fa sapere Rizzi -. Io non ho l’obbligo di incontrarlo perché da buon cittadino sento solo il dovere di denunciare all’Autorità giudiziaria le eventuali condotte omissive che chi indossa una divisa compie durante il proprio lavoro.
Per rispetto delle Istituzioni, come sapete, ieri ho accettato l’incontro con la speranza di dare una svolta e fare in modo che quanto accaduto non si ripeta mai più. Arrivo puntuale alla compagnia dei Carabinieri che vedete alle mie spalle. Citofono, vengo gentilmente fatto accomodare.
Qualche minuto dopo si presenta il maggiore Di Lauro che mi accusa di aver dato la notizia del nostro incontro sui social e quindi di avergli addirittura mancato di rispetto. Preciso al gentile Maggiore di non aver mancato di rispetto a nessuno, bensì aver semplicemente informato i cittadini su un fatto che ha avuto e sta avendo certamente un interesse pubblico relativo alla tutela giuridica degli animali. Lui replica e dice che con me non vuole più parlare e che dovrò farlo con i suoi Uomini, altri due Carabinieri ovviamente di grado inferiore al suo.
A questo punto lo blocco e riferisco di no. Non avevo infatti intenzione di parlare con nessuno perché l’incontro non l’ho chiesto io ma lui, rappresentandogli anche la totale mancanza di rispetto verso un cittadino che a proprie spese si è messo in auto facendo chilometri per incontrarlo e se la sua scelta era quella di non farlo più, avrebbe potuto e ‘dovuto’ informarmi, per rispetto.
Il maggiore Di Lauro si è quindi offeso perché ieri ho scritto sui social del nostro incontro. Mamma mia che cosa grave. gravissima direi.
E i cittadini che assistono ai comportamenti alquanto deplorevoli, discutibili da parte di chi indossa una divisa con uno stipendio pagato da tutti e non fa bene il proprio lavoro, mettendo anche in atto fatti penalmente rilevanti (reato di omissioni d’atti d’ufficio) come si devono sentire Maggiore Di Lauro?
Anziché chiedere scusa Lei si offende anche, manca di rispetto ad un cittadino e non spende mezza parola su quello che i suoi Carabinieri hanno (non) fatto per quel povero cavallo che senza il mio intervento di denuncia pubblica oggi stava certamente ancora lì, magari steso per terra, morto con le mosche addosso.
A volte mi chiedo perché tantissimi cittadini non hanno più rispetto per l’Arma dei Carabinieri e credetemi, trovare la risposta mi viene sempre più facile.
Io continuerò a ringraziare ed avere rispetto per tutti quei Carabinieri che per davvero onorano la divisa che portano. Per tutti gli altri, l’appuntamento rimane sempre in tribunale”.