CIVITAVECCHIA – L’allarme per i bocconi avvelenati non si arresta e, dopo settimane di segnalazioni nelle aree periferiche, ora coinvolge anche il centro storico della città.
La situazione ha raggiunto un nuovo livello di gravità con un recente episodio verificatosi in piazza Calamatta. Protagonista una donna che stava passeggiando con la sua cagnolina al guinzaglio quando l’animale ha raccolto da terra un pezzo di carne. Insospettita, la proprietaria ha prontamente tolto il boccone dalla bocca e, con orrore, ha scoperto che all’interno era presente del veleno.
Si tratta solo dell’ultimo episodio di una lunga serie. Negli ultimi tempi, i casi di esche avvelenate si sono moltiplicati, diffondendosi progressivamente dalle zone meno frequentate fino a giardini pubblici, marciapiedi e aree centrali frequentate da famiglie e animali. Anche la centrale piazza Calamatta sembra ora non essere più un luogo sicuro.
Secondo quanto riferito da diversi residenti, tra cui la stessa donna, si diffonde la convinzione che questi atti siano motivati da un’intolleranza nei confronti dei cani, colpevoli solo in apparenza del comportamento scorretto dei loro padroni, che in alcuni casi non raccolgono le deiezioni.
Le istituzioni sono chiamate a reagire con decisione. Chi sparge bocconi avvelenati commette un reato grave e intollerabile.