Viterbo – Prato Giardino, buco nero di fondi pubblici: chiudiamolo se non sappiamo gestirlo (FOTO)

Nel 2021 l’ultima riqualificazione, con altri 200mila euro provenienti dalle tasche dei cittadini che sono andati totalmente persi negli ultimi quattro anni

VITERBO – “Dimenticato, riqualificato, ancora una volta dimenticato”. La storia di Prato Giardino Lucio Battisti, polmone verde della Città dei papi, potrebbe riassumersi in questa drammatica frase. Un loop che continua a ripetersi di amministrazione in amministrazione, nonostante tutta la voglia di “cambiamento”, le tante promesse e l’impegno che la giunta di turno continua a prendersi mandato dopo mandato.

La verità, drammatica, è che Prato Giardino continua a finire sistematicamente nel dimenticatoio poco dopo ogni riqualifica. L’ultima opera, con la giunta guidata da Giovanni Maria Arena, è avvenuta solo nel 2021. Un progetto che vide una spesa di 200 mila euro di fondi pubblici per riqualificare il parco e che venne messo nero su bianco dal tandem Raffaele Ascenzi e Impresa Fiorillo.

I lavori, come all’epoca descrisse l’ex sindaco Arena, previdero il rifacimento dei viali, un nuovo impianto di irrigazione, la sistemazione di vasche d’acqua e del ponte, il posizionamento di nuova ghiaia e tanto altro ancora. “Si tratta di una ristrutturazione generale di tutto il parco”, aveva dichiarato Arena in quell’occasione, al termine di una presentazione in pompa magna.

Oggi, ad appena quattro anni da quella data, il parco pubblico più noto di Viterbo è tornato nel caos. Non si tratta però, ovviamente, dell’unica riqualificazione avvenuta. Nei decenni sono stati milioni gli euro spesi per ripristinare, di volta in volta, il degrado imperante che ha avviluppato Prato Giardino. Una specie di buco nero di fondi pubblici che, tuttavia, continua a risucchiare denaro dalle tasche dai viterbesi sistematicamente, ogni tot anni, senza però non avere poi una manutenzione adeguata che possa evitare ulteriori esorbitante spese.

Giochi per bambini devastati, erbacce incolte, melma verde, topi giganti, spacciatori che ti guardano male se entri nel loro parco preferito. Ecco “l’altro Prato Giardino”, quell’ombra che pervade il parco puntualmente, dopo che centinaia di migliaia di euro sono stati investiti.

A che pro, quindi, continuare a spenderci denaro? Tanto varrebbe chiuderlo. Ecco quindi la provocazione: sigilliamo, finché non si troverà un’amministrazione in grado di trasformare Prato Giardino nel parco che meriterebbe davvero la città di Viterbo e i suoi abitanti.