Vetralla – Cane aggredisce tre persone, condannato il proprietario

Dovrà pagare 3.000 euro di provvisionale e una multa

VETRALLA – È stato condannato a una multa di 500 euro e al pagamento immediato di una provvisionale di 3.000 euro, oltre al risarcimento dei danni da stabilire in sede civile, il 70enne di Tre Croci finito davanti al giudice di pace con l’accusa di lesioni personali colpose e omessa custodia del proprio cane, un pastore tedesco responsabile di almeno tre aggressioni tra il 2023 e il 2024.

Unico a costituirsi parte civile nel procedimento è stato un 58enne, assistito dall’avvocato Paolo Casini. L’imputato era difeso dal legale Paolo Delle Monache.

Secondo quanto emerso in aula, il cane del 70enne avrebbe aggredito in diverse circostanze altri animali e i loro padroni durante passeggiate lungo le strade della frazione viterbese. L’episodio più grave risale all’ottobre 2024, quando l’animale, fuggito dalla proprietà attraverso un cancello lasciato incautamente aperto e privo di museruola, si sarebbe avventato contro il 58enne e il suo segugio.

La vittima, colpita anche fisicamente, fu soccorsa e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Belcolle, per poi essere sottoposta a ulteriori cure presso l’ambulatorio ortopedico della Asl. I medici riscontrarono una lunga serie di traumi: trauma contusivo al volto, distrazione cervicale, escoriazioni e contusioni multiple, ferite alla mano destra, lesioni osteo-legamentose alla caviglia e fratture al malleolo tibiale e peroneale. La prognosi iniziale fu di 62 giorni. Anche il cane aggredito necessitò di cure veterinarie.

La pericolosità dell’animale era già nota in zona: risalivano all’estate del 2023 e a dicembre 2024 altri due episodi simili. In un caso una donna riuscì a mettersi in salvo grazie all’intervento di un automobilista di passaggio; nell’altro, un 32enne fu ricoverato dopo che il suo border collie fu aggredito.

“Ho ancora impressa l’immagine del cane lupo che abbaiava furiosamente a pochi centimetri dal mio volto – aveva dichiarato una delle persone coinvolte – Il padrone si limitò a richiamarlo, ma non intervenne per fermarlo”.

La sentenza riconosce al padrone la responsabilità di non aver esercitato un’adeguata custodia sull’animale, consentendone la fuga e la successiva aggressione. L’uomo dovrà ora rispondere anche sul piano civile per il risarcimento completo dei danni.