L’iniziativa, attualmente in fase pilota, coinvolge i dipendenti del rettorato dell’ateneo, invitati a partecipare, due volte a settimana per tutto il mese di maggio, a brevi sessioni di esercizio fisico
VITERBO – È stato presentato nei giorni scorsi, presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia, il progetto “MuoviUnitus 2.0”, frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi della Tuscia e la Asl di Viterbo, finalizzato alla promozione del benessere fisico nei luoghi di lavoro.
L’iniziativa è parte integrante delle azioni contenute nel Piano aziendale di prevenzione dell’azienda sanitaria viterbese, attraverso il sottopiano “Comunità attive”, i cui referenti sono Lorenzina Fiocchetti e Renzo Scolastici.
L’iniziativa, attualmente in fase pilota, coinvolge i dipendenti del Rettorato dell’Ateneo, invitati a partecipare, due volte a settimana per tutto il mese di maggio, a brevi sessioni di esercizio fisico, della durata di 10-15 minuti, direttamente negli spazi lavorativi. Le attività si svolgono ogni martedì e giovedì mattina, durante l’orario di lavoro, senza necessità di allontanarsi dalla postazione.
A guidare le sessioni saranno gli studenti del terzo anno del corso di laurea in “Sport, benessere e attività motorie in ambito naturale”, affiancati da un fisioterapista della Asl di Viterbo, con l’obiettivo di proporre esercizi semplici ma efficaci per sciogliere le tensioni muscolari, rilassare corpo e mente e migliorare il benessere generale.
L’incontro di presentazione del progetto ha visto una partecipazione qualificata e ricca di contenuti. Dopo i saluti istituzionali del magnifico rettore, Stefano Ubertini, del direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, del direttore del Dipartimento di Prevenzione, Nicola Ferrarini, e del coordinatore aziendale del Piano di prevenzione, Francesco Di Cesare, sono seguiti numerosi interventi tecnici e accademici.
Tra questi, i contributi del professor Andrea Colantoni, che ha illustrato il progetto nei suoi dettagli operativi e formativi e del professor Gabriele Russo, che ha invitato la platea composta da studenti e dipendenti alla compilazione su form dei test valutativi che saranno poi riproposti e utilizzati come indicatori di risultato. Il progetto con i relativi dati saranno poi oggetto della tesi di laurea della prima laureanda del corso di laurea.
La mattinata si è conclusa con una dimostrazione pratica di quello che saranno gli appuntamenti calendarizzati a partire dal 12 maggio nei corridoi del rettorato. A condurre la pausa attiva il fisioterapista Alessio Bonucci e la studentessa Ilaria Vari.
“Il progetto MuoviUnitus 2.0 – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra mondo accademico e sistema sanitario, volto a incentivare stili di vita attivi e a promuovere la salute anche in ambito lavorativo, attraverso micro-interventi concreti e sostenibili. È di fondamentale importanza attivare collaborazioni, accordi e convenzioni affinché venga coinvolta tutta la comunità in maniera da formare capillarmente la popolazione sull’importanza dell’attività fisica come strumento di prevenzione e soprattutto come cardine dei buoni stili di vita”.
Il magnifico rettore Stefano Ubertini ha ringraziato la Asl per la consueta collaborazione ricordando l’attenzione dell’Ateneo rivolta al welfare attraverso iniziative rivolte al benessere del personale, docente, tecnico amministrativo e degli studenti. “Come ente formativo ed educativo – ha affermato il rettore – dobbiamo dare esempio. Stiamo lavorando per promuovere il movimento a piedi, agevolato dalle piccole dimensioni della città di Viterbo. Questa iniziativa – ha proseguito – è da sostenere sotto un duplice aspetto, per la salute personale e per il rispetto dell’ambiente”.
La direttrice generale, avvocato Alessandra Moscatelli, ringrazia la Asl per la collaborazione alla realizzazione di questa iniziativa che rappresenta un importante beneficio per la salute del personale, senza pregiudicare la produttività nel lavoro. “Il nostro ateneo – ha proseguito la direttrice generale – presta grande attenzione al welfare del personale, intervenendo su più fronti: dal sostegno economico, tramite l’erogazione di fringe benefit, all’assistenza psicologica, rivolta anche agli studenti, alla polizza sanitaria gratuita, ad agevolazioni per le attività del Centro sportivo universitario e alla concessione di piccoli appezzamenti di terreno presso l’azienda agraria”. Il Mobility manager di ateneo ha programmato un piano di interventi per promuovere la mobilità sostenibile del personale. L’Università è pronta a estendere la collaborazione con la Asl, anche su altri temi importanti, come quello della corretta alimentazione, contando sulle competenze interne e su quelle del personale dell’azienda sanitaria”.