Castel Gandolfo (Roma) – Momenti di panico sul lago Albano: atterraggio azzardato dell’eliambulanza rischia la tragedia

Impressionanti le riprese fatte da una persona sul posto che immortala la manovra azzardata del pilota dell’Ares 118 (VIDEO)

CASTEL GANDOLFO (RM) – Doveva essere un intervento di salvataggio, si è trasformato in una scena di pericolo generalizzato. Grande paura nel primo pomeriggio di domenica 11 maggio, sulle rive del Lago Albano, a Castel Gandolfo, dove l’intervento di un elicottero dell’Ares 118, giunto per soccorrere un giovane in difficoltà in acqua, ha rischiato di trasformarsi in una tragedia.

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo – un minore africano richiedente asilo ospitato presso il Centro di Accoglienza “Mondo Migliore” a Rocca di Papa – avrebbe accusato un malore mentre faceva il bagno nel lago. Non sapendo nuotare, ha rischiato di annegare, ma è stato prontamente riportato a riva e soccorso dai sanitari del 118, che gli hanno somministrato ossigeno e lo hanno trasportato su una lettiga fino alla strada.

La situazione è però precipitata quando, pochi minuti dopo, è giunto sul posto anche un elicottero dell’elisoccorso. Il mezzo, in un’azione che molti testimoni hanno definito “azzardata”, è atterrato direttamente sulla spiaggia, tra la folla di turisti e bagnanti presenti in quel momento.

L’atterraggio, effettuato a brevissima distanza dalla riva e in un’area affollata e priva di condizioni di sicurezza minime, ha generato una fortissima corrente d’aria che ha sollevato sabbia, oggetti e ombrelloni. Uno di questi è volato via, finendo sul rotore dell’elicottero. Un impatto che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze gravi ma che poteva trasformarsi in un disastro, mettendo a rischio la vita non solo dell’equipaggio, ma anche dei numerosi presenti.

Molti dei testimoni raccontano di scene di panico, urla e persone in fuga, mentre la spiaggia veniva investita dalla potente turbolenza provocata dalle pale del mezzo. “Non c’erano le condizioni per un atterraggio in sicurezza”, ha commentato un bagnante. “Potevano scegliere un punto più distante o meno affollato, invece hanno rischiato grosso”.

 

L’episodio solleva serie domande sulle procedure adottate in situazioni di emergenza in aree turistiche e densamente popolate. Se da un lato è comprensibile la necessità di intervenire tempestivamente per salvare una vita, dall’altro è inaccettabile che tali interventi vengano effettuati senza garantire un adeguato margine di sicurezza per la popolazione circostante.

Un’azione forse motivata dall’urgenza, ma che appare, alla luce dei fatti, sproporzionata e gestita con superficialità. Le autorità competenti dovranno ora chiarire i motivi che hanno portato a un’operazione tanto rischiosa e valutare eventuali responsabilità.

Nel frattempo, il giovane soccorso è stato trasportato in ospedale e le sue condizioni, secondo quanto riferito dai sanitari, sarebbero stabili. Una buona notizia in una giornata che avrebbe potuto avere un epilogo ben più tragico.