CIVITAVECCHIA – Emergono nuovi dettagli sul femminicidio di via Gorizia.
I fatti risalgono al primo pomeriggio di ieri, giovedì 15 maggio, quando Teodora Kamenova è stata uccisa dall’ex compagno.
La 47enne, originaria della Bulgaria, è stata uccisa nell’androne del palazzo in cui viveva da Jose German Varela Luna. Dopo il femminicidio il 54enne venezuelano si è recato dai Carabinieri per costituirsi.
Secondo le prime ricostruzioni la donna è stata trovata a terra sulle scale con molte ferite da coltello tra il braccio sinistro, l’addome e il petto.
L’assassino le potrebbe aver teso un agguato. Successivamente ha nascosto il coltello ma pochi istanti dopo ha deciso di andare a confessare il reato commesso.
Le urla strazianti della vittima hanno allertato i vicini che hanno chiamato immediatamente i soccorsi. I sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Le ferite visibili erano almeno 7.
Teodora Kamenova era molto conosciuta tra Civitavecchia e Santa Marinella. Ad aprile era stata assunta dalla Civitavecchia Servizi Pubblici per cui era impiegata nei Bagni della Ficoncella nell’ambito dei progetti di pubblica utilità. Jose German Varela Luna è un muratore specializzato nella posa del parquet e fino a qualche tempo fa viveva nell’appartamento dove si è consumata la tragedia. Dopo la confessione è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
Presenti sul luogo del delitto, insieme al personale sanitario, anche i Carabinieri coordinati dal maggiore Angelo Accardo, il Nucleo Investigativo di Roma e il sostituto procuratore della Repubblica Roberto Savelli che dopo i rilievi ha disposto la rimozione del cadavere.
Il consiglio di amministrazione della Civitavecchia Servizi Pubblici ha espresso profondo dolore per quanto accaduto.
“Una tragedia che ci colpisce da vicino, nel cuore, perché Teodora, dall’aprile scorso, era divenuta una nostra preziosa operatrice, impegnata nei Bagni della Ficoncella, nell’ambito dei progetti di pubblica utilità – si legge in una nota della Csp -. Persona stimata e benvoluta anche dai più assidui frequentatori della struttura, dove si era particolarmente distinta per la sua professionalità ed empatia. L’azienda, tutta, la ricorda per le tante occasioni in cui ha offerto il suo prezioso contributo, e desidera ricordarla con particolare riconoscenza per il suo impegno. Alla famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze”.