Blera accoglie l’ultima opera di Faziarte, il sindaco Mazzarella: “Ricordo per Daniel, al quale la vita non ha consentito di divenire adulto”

Il bambino, afflitto da una malattia, è purtroppo scomparso solo pochi giorni prima della presentazione dell’opera, a soli quattro anni

BLERA – Il borgo della Tuscia ha da poco accolto l’inaugurazione dell’ultima opera dell’artista Fabio Fasanari, meglio noto come Fazi Arte. Un murales in ricordo del piccolo Daniel, scomparso in tenera età, ma che in questo modo sarà ricordato per sempre dalla sua comunità.

Alla presentazione, anche il sindaco Nicola Mazzarella, che ha speso molte parole di encomio per la bellissima opera che rientra nel progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario, ora sempre più ricca di servizi e che non sarà più abbandonata come avvenne in passato.

Tutti noi adulti – ha spiegato il primo cittadino – a volte, dovremmo fermarci ad osservare il mondo con gli occhi dei bambini, per percepirne la meraviglia spesso oscurata dalle sovrastrutture mentali che ciascuno di noi si costruisce, frutto delle nostre esperienze, ma soprattutto delle nostre paure e di quel sentire comune che omologa, appiattisce e spesso ci fa diventare ciechi di fronte alla bellezza che ci circonda“.

Ed è proprio questo il messaggio che l’artista Faziarte ha voluto condividere con la comunità nel suo nuovo murales.

“Oggi sono orgoglioso di presentare l’opera realizzata da questo magnifico ragazzo e artista, che ritrae un bambino maneggiare un pennello trasformandolo in una bacchetta magica in grado di abbattere – continua Mazzarella – almeno in parte, quelle barriere che spesso gli adulti frappongono tra sé e una visione pura e senza preconcetti del mondo”.

Presto, è stato rivelato, l’opera sarà ulteriormente arricchita da un apposito sistema di illuminazione che ne esalterà i tratti anche di notte, concedendo luce all’area circostante.

Il primo cittadino, ha concluso il suo discorso ricordando il vero protagonista dell’opera.

Chiudo con un pensiero al piccolo Daniel – ha specificato – il protagonista del nostro dipinto che da qualche giorno, purtroppo, ci ha lasciato. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma, soltanto quella di ascoltare la sua storia e di rimanere ammirato di fronte alla forza e al sorriso con i quali ha affrontato la tremenda malattia che lo affliggeva. Mi raccontano che, di fronte alla domanda: ‘Se fossi un supereroe, quale potere vorresti avere?’, lui abbia risposto: ‘Il potere di diventare grande’ (frase tatuata sul braccio del mimo nel dipinto). Purtroppo, caro Daniel, la vita non ti ha consentito di diventare un adulto, ma grande lo sei sempre stato. Sono onorato di avere la tua immagine a illuminare il nostro paese e convinto che l’esempio che ci hai lasciato, pur nel tempo così breve della tua vita, servirà a spiegare agli adulti la varietà di colori della vita“.

Come già giorni addietro aveva spiegato Faziarte, “Daniel era un bambino di 4 anni che insegnava la vita a qualsiasi adulto gli capitasse sotto mano. Che mi ha ispirato e allo stesso tempo tempo fatto sentire uno stupido, davanti alle ovvietà della vita in cui a volte andiamo a complicarci l’esistenza”. Purtroppo, Daniel è scomparso, a causa della malattia che lo affliggeva, poco prima che l’opera fosse ultimata. Un’opera che, sicuramente, per la sua bellezza e per il messaggio che porta, sarà a lui arrivata fino in cielo.