SANTA MARINELLA – Era già stato arrestato nel 2016 per aver allestito una serra di marijuana nel giardino del castello di famiglia a Santa Marinella. A distanza di quasi dieci anni Andrea Odescalchi, appartenente alla nota famiglia nobiliare romana, è tornato ai domiciliari per lo stesso reato.
Lo scorso aprile, infatti, è stato nuovamente fermato dai carabinieri della stazione locale, che hanno scoperto un’altra coltivazione illegale all’interno della stessa proprietà. Lo riporta Il Messaggero.
Questa volta, però, la piantagione era di dimensioni più contenute: 23 piante contro le 35 sequestrate nel 2016. Anche in questa occasione, l’indagine è partita da un controllo di routine. I militari hanno fermato Odescalchi trovandolo in possesso di uno spinello, e vista la recidiva hanno deciso di procedere con una perquisizione domiciliare.
All’interno dell’abitazione (in cui Odescalchi vive pur risultando residente altrove) sono stati rinvenuti 466 grammi di marijuana. Ulteriori ricerche hanno portato alla scoperta, in una zona del giardino del castello, di due piccole serre con piante alte tra i 40 e i 165 centimetri. La coltivazione appariva semplice, senza strumenti particolari o elementi che facessero pensare a una lavorazione complessa della sostanza. Non sono stati trovati nemmeno materiali per un’eventuale post-produzione.
Il castello di Santa Marinella, di proprietà dello zio di Odescalchi, è noto da tempo come location per eventi, cerimonie e matrimoni.