Civitavecchia – Nuova speranza per la centrale? Fratin: “Serve riserva, smantellamento può attendere”

Nuova luce per la centrale e per tutti i suoi lavoratori potrebbe essere stata posta dal ministro Fratin, delegato all’Ambiente e alla Sicurezza energetica

CIVITAVECCCHIA – Una nuova prospettiva si apre per la centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord: lo smantellamento, previsto entro fine anno, potrebbe non essere imminente. A dirlo è il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che al Festival delle Regioni di Venezia ha dichiarato: “Non è ancora il momento di smantellare le centrali a carbone, dobbiamo mantenere una riserva”.

Il riferimento è anche alla centrale di Civitavecchia, oggi inattiva come quella di Brindisi, ma secondo il ministro è fondamentale mantenere un margine di sicurezza energetica.

“Ora produciamo zero sia a Brindisi che a Civitavecchia, entrambe dovrebbero essere smantellate, ma l’ordine non lo do. Una riserva la dobbiamo avere”, ha affermato, sottolineando che la decarbonizzazione resta l’obiettivo, ma che serve prudenza in caso di emergenze, ad esempio interruzioni nei gasdotti o nelle pipeline.

Intanto sul fronte della transizione energetica a Civitavecchia restano incertezze. Nonostante la chiusura della centrale sia fissata per il 31 dicembre 2025, la manifestazione di interesse per i progetti di riconversione è stata prorogata al 3 giugno, segnale che il processo è ancora aperto a scenari futuri.