Delitto di Fregene, domani nuovo sopralluogo del Ris: si cercano risposte e possibili complici

FREGENE – Domani i Carabinieri del Ris effettueranno un nuovo sopralluogo nella villetta di Fregene, dove tra il 14 e il 15 maggio è stata uccisa Stefania Camboni. Gli accertamenti, ritenuti in parte irripetibili, mirano a chiarire gli ultimi punti oscuri dell’omicidio.

Al centro dell’inchiesta c’è Giada Crescenzi, 29 anni, ex fidanzata di Francesco Violoni, figlio della vittima, attualmente in carcere come unica indagata. La famiglia Camboni-Violoni sostiene con fermezza la responsabilità della giovane, escludendo categoricamente ogni coinvolgimento di Francesco. Secondo la difesa della ragazza, la versione del compagno è contraddittoria e la stessa Crescenzi avrebbe avuto un crollo emotivo in cella dopo le sue dichiarazioni.

Entrambe le parti hanno mobilitato esperti di primo piano: Luciano Garofano, ex comandante del Ris, per la famiglia della vittima, e il medico legale Luigi Cipolloni per la difesa.

Gli inquirenti stanno anche valutando l’ipotesi di eventuali complici, analizzando i tabulati telefonici e altri elementi. Restano da chiarire il movente e il ritrovamento dell’arma del delitto, con cui sono stati inferti 34 colpi. Il sopralluogo di domani potrebbe essere decisivo per sciogliere gli ultimi nodi.