Viterbo – Allegrini (FdI): “Un grosso immobile di San Faustino potrebbe divenire una moschea”

I circa 5mila musulmani viterbesi continuano a cercare un luogo di preghiera e l’ex Metropolitan torna a far parlare di sé, stavolta in consiglio

VITERBO – Si torna a parlare di moschee per la Città dei papi, a sollevare la questione è stata la capogruppo di Fratelli d’Italia Laura Allegrini in consiglio comunale che ha sollevato questione riguardo alla sicurezza.

Un problema di sicurezza poiché “Una moschea – come argomentato da Allegrini – porterebbe qualche migliaia di persone in un unico luogo”. Un qualcosa di enorme per il piccolo quartiere di San Faustino, dove si vocifera possa sorgere la moschea.

Nello specifico, l’immobile in questione sembra sia quello dell’ex cinema Metropolitan. Un immobile che – tuttavia – al momento è ancora in vendita, a una cifra di circa 550mila euro. Un immobile, ancora, sul quale futuro l’amministrazione dovrebbe ben essere informata perché, come aggiunge ancora Allegrini: “Necessiterà di un cambio di destinazione d’uso”.

La voce, già circolante da tempo e da noi riportata, non aveva mancato di preoccupare la popolazione locale del quartiere storico, che già da molto tempo sottolinea la necessità di un incremento della sicurezza dopo vari eventi di microcriminalità e spaccio.

Se da una parte l’ex Metropolitan potrebbe effettivamente offrire una metroquadratura importante e adatta a una piccola moschea (circa 500mq calpestabili per 11 metri di altezza), dall’altra sorgono però dubbi sui costi, non solo quelli dell’acquisto ma anche quelli legati alla ristrutturazione al cambiamento della destinazione d’uso. Il futuro più plausibile è che per il momento possa diventare un centro culturale, sempre legato alla religione islamica.

Resta ovviamente il nodo dei parcheggi, perché se da una parte molti islamici sono residenti nel centro storico tanti altri dovrebbero raggiungere il luogo in auto o con altri mezzi. Una questione logistica non indifferente, che non fa altro che porre l’accento – anche in questo caso – sull’assenza di parcheggi al servizio del centro storico.

A novembre 2024, il rappresentante della comunità islamica locale aveva infatti dichiarato che “Per quanto riguarda il nostro progetto non si è parlato mai di moschea ma di un locale più grande di quello attuale per il quale la comunità sta lavorando, facendo anche una raccolta fondi, per avere una struttura ampia per le attività del centro islamico e, magari in futuro, come luogo di culto. Dove stiamo ora il posto è stretto e la comunità è in crescita”.

Il fatto che la comunità islamica locale – sempre più numerosa e che conta varie migliaia di individui (circa 5mila), come recentemente dimostrato dalle commemorazioni legate al ramadam – sia alla ricerca di una sede che possa ospitare le sue attività religiose è però una certezza e, sicuramente, una questione legata all’integrazione che l’amministrazione dovrà affrontare al meglio.