Aumenti anche i controlli, con il 40% delle strutture ricettive già sottoposte a verifiche da parte delle forze dell’ordine (con alcune chiusure e sanzioni)
VITERBO – Una interessante “rivelazione” è stata presentata in occasione del consiglio comunale straordinario dedicato al centro storico. A fare lo “scoop”, senza sbottonarsi troppo, è stato il consigliere Marco Nunzi, che dai banchi della maggioranza ha voluto rispondere alle critiche dell’opposizione sulla questione turistica.
Come spiegato da Nunzi, un imprenditore sarebbe interessato a realizzare una nuova grande struttura ricettiva. Un’affermazione che ha il consigliere ha voluto legare ai dati, confortanti, sul turismo in buona crescita.
Come da lui enunciato, il turismo nel 2024 ha vissuto una crescita del 16% rispetto al precedente anno e, nel primo trimestre del 2025, la crescita al momento si attesta al 12%. Un dato che l’amministrazione vorrebbe capitalizzare ulteriormente. Come Nunzi ha poi proseguito, infatti, “Nel 2024 abbiamo visto circa 165mila turisti e quello che ci auguriamo per quest’anno è arrivare a 200mila”.
A consolidare questa possibilità ci sono intanto i dati legati al primo trimestre 2025, dove si parla già di 37mila turisti e un incremento interessante della tassa di soggiorno, legata anche al rincaro di 0,50 centesimi per notte voluta dall’amministrazione per il Giubileo (in linea con molti altri comuni italiani presenti sulla Via Francigena e nei pressi della Capitale).
Importante, come aggiunto ancora da Nunzi, anche l’intensificarsi dei controlli della Guardia di Finanza sulle strutture ricettive, in particolare i B&B e le case vacanza, spesso “occulte”. “Sono già state controllate circa il 40% delle strutture – ha sottolineato il consigliere – con alcune chiusure e vari sanzioni”. Un traguardo interessante, che vuole sottolineare come l’amministrazione voglia puntare su un turismo ben regolamentato e cristallino.
Lo scetticismo, presentato dall’opposizione, ha però tenuto a ribadire come sia importante continuare a puntare sul centro storico per superare “il turismo del weekend”, ripopolandolo e facendo tornare la provincia a Viterbo.