ORTE – Riceviamo e pubblichiamo – Il sindaco Primeri, in una lunga intervista di alcuni giorni fa, si arrende: “Non abbiamo armi contro gli immigrati clandestini, non sappiamo nemmeno quanti ce ne siano in tutta Orte; non c’è niente da fare per l’integrazione tra italiani e stranieri, perché alcuni parlano solo il loro dialetto e non si può, dunque, nemmeno iniziare dalle scuole”.
No, caro sindaco, sono i cittadini di Orte ad aver già dato: a loro spese, hanno capito che è stato un errore gravissimo dare fiducia a lei e alla coalizione che la sosteneva e oggi sono davvero pochi quelli che confermerebbero la loro scelta.
I problemi a Orte, come in molte altre città italiane, ci sono, nessuno lo nega. Ma in vent’anni di mandato lei e la sua Giunta avete assistito passivamente a tutto ciò che succedeva e non avete alzato un dito.
Se oggi Orte è una città dove i cittadini si sentono insicuri, ostaggio dei malviventi e non tutelati dalle istituzioni, questo lo dobbiamo a lei e al Partito democratico.
Sindaco Primieri, ci dica cosa sta succedendo in zona Caldare, presso il Motel Park.
Una struttura ferma da più di vent’anni: è plausibile riattivarla con una semplice richiesta (Cilas) per l’apertura di un nuovo centro di accoglienza?
Sono state o verranno richieste tutte le certificazioni necessarie?
Un sindaco, in queste circostanze, deve tirare fuori gli attributi, ma lei ha già annunciato, fin da adesso, che non si ricandiderà: scegliendo la via della fuga.
Sindaco, le comunichiamo che, insieme all’Ufficio Urbanistica, sarà per noi un sorvegliato speciale!
Perché Orte ha già dato. Basta!”.
Coordinamento Fratelli D’Italia Orte