Viterbo – La Fontana a Sfera re-inaugurata, l’artista Capotondi: “Un miracolo, ora servono garanzie”

La fontana è fatta – sarebbe il caso di dire – ora bisogna fare i viterbesi. Ma intanto si festeggia una rinascita attesa da anni.

VITERBO – Dopo innumerevoli anni di accensione, spegnimento, abbandono e nuove accensioni, la Fontana a Sfera del Murialdo è tornata – ufficialmente oggi – a dare speranza al quartiere.

L’occasione è stata “festeggiata” dallo stesso maestro Claudio Capotondi, che oltre 30 anni fa aveva realizzato il monumento, che ha voluto sottolineare come questo “ritorno agli antichi fasti” sia stato possibile grazie all’impegno dell’assessore Emanuele Aronne in primis.

Emanuele – ha spiegato Capotondi rivolgendosi direttamente al delegato alla qualità degli spazi urbani – si era innamorato già tanti anni fa di quest’opera e già allora mi promise che avrebbe fatto di tutto per riportarla al suo vecchio splendore. Una promessa, un miracolo, che ha davvero mantenuto”.

Insieme ai due anche la sindaca Chiara Frontini che ha tenuto a precisare come il luogo che circonda la fontana sia stato “per troppo tempo il simbolo del degrado e dell’abbandono”.

Tra graffiti, vandali, alberi strappati, auto contromano, muri crollati e rifiuti ovunque, l’area di “competenza” della Fontana a Sfera è stata fin troppo tempo ignorata.

Uno spazio che molti cittadini vorrebbero presidiato da delle telecamere, anche perché chi imbocca contromano la Via Caduti del IX Stormo rischia quotidianamente di investire i bambini dell’oratorio della Chiesa del Murialdo.

Eppure, come sottolineato dall’assessore Emanuele Aronne, le telecamere dovranno attendere. L’idea, intanto, è quella di migliorare l’arredo urbano con nuove panchine – in arrivo – e migliore illuminazione (che non dovrà essere in conflitto con il gioco di chiari/scuri che contraddistingue la fontana, come specificato da Aronne stesso).

Anziché posizionare strumenti di videosorveglianza (che tuttavia sembrano non essere completamente esclusi dall’assessore), Aronne ha preferito fare un appello ai cittadini di Viterbo: “Dimostriamo di avere un livello più alto e impariamo a rispettare la nostra città”.

Parole meravigliose, che tuttavia cozzano con l’assenza di regole e di chi le fa rispettare, uniche misure che potrebbero ri-educare, nel tempo, una cittadinanza sempre più spesso rappresentata da incivili e giovani annoiati e disinteressati alla res-publica.

Continuiamo a lavorarci, questa è una promessa – ha poi detto ancora l’assessore al maestro Capotondi – Ci torneremo nei prossimi mesi, anche con il nuovo appalto per il completamento dei lavori alla piscina comunale. Nel frattempo ‘ascolteremo’ la fontana, anche per osservare le possibili perdite d’acqua che poi andremo ovviamente a sistemare. Sono passati tanti anni dalla sua ultima accensione, ora deve ‘lavorare’ e tornare a mostrarsi in tutta la sua bellezza”.

Dal maestro Capotondi, infine, anche un piccolo “spoiler” sul futuro. Si sta infatti lavorando a una mostra, che sarà realizzata dal Comune di Viterbo, dove saranno esposti tutti i bozzetti e i disegni tecnici dell’artista, cittadino onorario viterbese, tra cui sette grandi disegni attualmente posseduti dall’Università degli Studi della Tuscia.

Nel mentre, quello che tutti si augurano, è che il ritorno dell’acqua possa disincentivare i vandali. Anche perché, come spiegato da Capotondi personalmente, “cancellare definitivamente i graffiti (come il fallo e le svastiche sbiadite ma ancora presenti, ndr) è un’operazione pressoché impossibile”.

La fontana è fatta – sarebbe il caso di dire – ora bisogna fare i viterbesi.