ROMA – “Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola”. Fratelli d’Italia, tramite i propri profili social, rilancia il messaggio di un presunto ex dipendente del Miur.
Lo screenshot, pubblicato dal capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, ha scatenato l’indignazione del centrodestra.
“Questo non è scontro politico – fa sapere Giorgia Meloni -. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”.
Tanti i messaggi di vicinanza alla premier nel corso di queste ore.
“Stiamo effettuando tutte le verifiche utili a individuare l’identità dell’autore di questo atto indegno – fa sapere il ministro Giuseppe Valditara -. Esprimo la mia forte solidarietà alla presidente Giorgia Meloni per le ignobili minacce rivolte ai suoi affetti più cari. Le autorità preposte sapranno adottare provvedimenti esemplari: nessuna tolleranza verso la violenza”.
“Sono sconvolta per le minacce di morte alla figlia di Giorgia Meloni – dichiara la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli -. Mi auguro che la persona che si è resa responsabile di questo atto ignobile venga individuata e subisca le giuste conseguenze penali. A Giorgia e a Ginevra esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà. Il clima d’odio che si respira nella Nazione ha raggiunto i livelli di guardia, perché augurare a una bambina di morire come Martina, la quattordicenne di Afragola barbaramente assassinata dall’ex fidanzato, è inumano. Un gesto che non offende solo il Presidente del Consiglio e i suoi cari, ma che ferisce di nuovo la memoria di Martina e la sua famiglia. Prendersela con le donne e con le bambine è da vigliacchi”.
“Augurare la morte alla figlia di Giorgia Meloni è un gesto orribile, vigliacco e miserabile – dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca -. A nome mio e della Regione Lazio rivolgo totale solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio e alla piccola Ginevra. Tutto ciò è frutto di un inaccettabile odio sempre più crescente nel dibattito politico e che nulla ha a che fare con un sano e leale confronto tra idee diverse. Auspico che tutte le forze politiche e le Istituzioni collaborino per costruire un clima migliore nel Paese e per far sì che il dibattito democratico non lasci mai spazio ad estremismi e violenze”.