Notte di violenza a Cinecittà: due ragazze aggredite e lancio di bottiglie dal palazzo occupato

Il clima, nella zona, è sempre più caotico, anche dopo lo sgombero di pochi giorni fa

ROMA – Una notte di tensione e paura a Cinecittà, dove urla, aggressioni e lanci di bottiglie hanno riportato il caos in via Eudo Giulioli, già al centro di cronache per l’occupazione abusiva degli stabili. Due ragazze, entrambe di origine colombiana, sono state aggredite da un gruppo di otto giovani sudamericani, mentre dal palazzo occupato sono partiti lanci di bottiglie, alcune dirette anche contro i carabinieri.

La vicenda, commentata e circolante sui social, è presto finita sulle pagine dei giornali online locali e poi nazionali.

L’allarme è scattato intorno alle 2 del mattino di sabato 1° giugno. Le due donne, di 37 e 21 anni, sarebbero state accerchiate e rapinate dal branco. Da lì, la situazione è degenerata: urla nella notte, vetri infranti sull’asfalto e un vero parapiglia sia in strada che all’interno dello stabile. Sul posto sono arrivate più pattuglie dei carabinieri del nucleo radiomobile e un’ambulanza del 118.

Durante i disordini, alimentati anche dall’abuso di alcol, la 37enne è rimasta ferita a una gamba da alcune schegge di vetro. I soccorritori l’hanno medicata sul posto, applicandole dei punti e stabilendo una prognosi di 15 giorni. La donna ha però rifiutato il trasporto in ospedale.

All’arrivo delle forze dell’ordine, gli aggressori erano già riusciti a dileguarsi. I residenti della zona, esasperati da una situazione che si protrae da mesi, hanno ripreso le scene con i cellulari. Gli edifici in questione, infatti, si trovano proprio di fronte al palazzo sgomberato nel settembre scorso con un blitz, dopo essere stato occupato per anni da persone provenienti dall’ex Hotel Cinecittà.

La questione sicurezza in zona è già stata oggetto di discussione in un tavolo per l’ordine pubblico organizzato ad aprile. Tuttavia, la notte scorsa si è verificato un nuovo episodio che conferma la persistente instabilità del quartiere e l’urgenza di ulteriori interventi da parte delle istituzioni.