Roma – Il Giro d’Italia si conclude in grande stile: sicurezza massima, protesta pacifica e migliaia di spettatori in festa

Roma ha fatto da cornice alla tappa conclusiva della 108ª edizione del Giro d’Italia, trasformandosi fin dalle prime luci dell’alba in un palcoscenico vivace e blindato per accogliere uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Non solo la gara agonistica, partita alle 15:00, ma anche una serie di iniziative collaterali – dall’E-Giro al Family Ride – hanno animato la Capitale in una giornata che ha coniugato sport, passione e forte impegno organizzativo.

Per garantire lo svolgimento in piena sicurezza dell’evento, la Questura ha predisposto un articolato dispositivo che ha interessato il centro storico e si è esteso fino al territorio ostiense, seguendo l’intero percorso della gara. Un’operazione imponente, che ha visto impiegate tutte le forze disponibili, inclusi volontari della Protezione Civile e personale specializzato, in un’azione sinergica che ha confermato l’efficienza del modello di sicurezza capitolino.

La giornata è stata scandita anche da manifestazioni pacifiche legate alla causa palestinese, in particolare per protestare contro la partecipazione della squadra israeliana alla competizione ciclistica. Le prime avvisaglie si sono registrate già dalla sera precedente, quando alcuni attivisti si sono accampati nei pressi del villaggio di partenza in piazza Numa Pompilio. Il presidio è proseguito per tutta la notte e ha raggiunto oltre cento partecipanti in mattinata.

Nel corso delle ore, ulteriori gruppi si sono posizionati in altri punti sensibili del percorso – tra cui le Terme di Caracalla e viale Aventino – mantenendo un comportamento pacifico. Le forze dell’ordine, costantemente presenti, hanno garantito il diritto alla libera espressione, intervenendo solo in presenza di messaggi o striscioni ritenuti offensivi o contrari al decoro civile, in particolare durante le fasi della premiazione.

Massima attenzione è stata riservata anche agli obiettivi sensibili legati allo Stato di Israele e alla Comunità ebraica di Roma, con un dispositivo rafforzato in aree come il Portico d’Ottavia.

In parallelo, è stato gestito con successo anche un altro evento di rilievo: la cerimonia dell’Angelus in piazza San Pietro, che ha richiamato oltre 60.000 fedeli. Il passaggio simbolico dei ciclisti anche all’interno dei confini vaticani ha conferito alla giornata un ulteriore valore simbolico.

Grazie alla sinergia tra le forze dell’ordine, le istituzioni e i volontari, Roma ha dato prova di grande capacità organizzativa, offrendo una degna chiusura a un Giro d’Italia memorabile, seguito con entusiasmo da migliaia di appassionati assiepati lungo tutto il tracciato.