VITERBO – Sono ben 95 i progetti approvati per un finanziamento totale di oltre 1,7 milioni di euro. Eppure, tra i Comuni beneficiari, il nome di Viterbo, così come quello di Tarquinia, non compare. Un’assenza pesante, ingiustificabile e che lascia l’amaro in bocca a chi sperava in un rilancio concreto del settore agroalimentare locale.
Il bando, promosso da Arsial e Regione Lazio, metteva a disposizione risorse per iniziative di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. Bastava presentare un progetto, anche semplice, da realizzare nel periodo natalizio. Nulla di complicato, evidentemente, visto che decine di piccoli e medi Comuni sono riusciti a partecipare e ottenere il finanziamento.
Viterbo no. Viterbo non c’è. Non pervenuta.
Fa specie che una città capoluogo, con un’identità agricola e gastronomica ben radicata, con eventi e manifestazioni che da anni promuovono l’enogastronomia locale, riesca a bucare un’occasione simile. Un’occasione che, tra l’altro, hanno colto in pieno molti centri del viterbese, dimostrando che l’accesso ai fondi era tutto fuorché impossibile.
Ma a Viterbo, evidentemente, l’agroalimentare non è più una priorità. Peccato che lo sia per chi lavora ogni giorno nei campi, nelle cucine, nei mercati. Per chi si aspetta che un’amministrazione supporti (almeno nei bandi pubblici) le eccellenze del territorio.