Tarquinia – L’Arsial: “La protesta inscenata da Sandro Vallesi risulta assolutamente infondata”

TARQUINIA – “In riferimento alle dichiarazioni diffuse da Sandro Vallesi in merito alla situazione del centro di vinificazione di Tarquinia, Arsial intende precisare una serie di punti”. Lo fa sapere l’Arsial in una nota.

“La protesta inscenata da Vallesi – si legge -, presentata come decisiva per la risoluzione della vicenda, risulta assolutamente infondata. Infatti, la questione relativa al compendio immobiliare di Tarquinia non poteva essere affrontata prima della conclusione definitiva della vicenda giudiziaria, avvenuta solamente con la recentissima sentenza della Corte d’Appello di Roma dell’11 aprile 2025. Va sottolineato che la Cantina Cerveteri, effettiva occupante dell’immobile, è sempre risultata soccombente in sede giudiziaria, con il conseguente riconoscimento dell’occupazione abusiva di un bene di proprietà pubblica.

Arsial respinge con fermezza ogni tentativo di distorcere i fatti o di legittimare comportamenti contrari alla legge. Comportamenti che, in questo caso, sono stati oggetto di pronunce da parte delle competenti autorità giudiziarie e che hanno sancito in modo inequivocabile l’illegittimità dell’occupazione dell’immobile.

Si ribadisce, pertanto, la serietà e la determinazione di Arsial nel contrastare fermamente ogni forma di abuso e illegalità. L’Agenzia continuerà a tutelare i beni pubblici da ogni tipo di prevaricazione e comportamento abusivo, come quello perpetrato negli anni passati dalla Cantina Cerveteri.

In tal senso, Arsial conferma il proprio impegno e la piena collaborazione con l’Assessore regionale Giancarlo Righini nell’opera di ristabilimento della legalità, trasparenza e valorizzazione del patrimonio pubblico agricolo della Regione Lazio.

Arsial continuerà ad agire esclusivamente nel pieno rispetto della legge, assicurando sempre il perseguimento dell’interesse pubblico e la tutela del patrimonio regionale”.

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