“Viterbo termale”, presentato il logo per il rilancio dell’asset termalistico viterbese

Grande assente il polo “Terme dei Papi”, della famiglia Sensi, che resta in accesa lite (legale) con il Comune di Viterbo

VITERBO – E’ stato presentato stamattina il nuovo logo che sarà utilizzato dal Comune di Viterbo per rilanciare il comparto termalistico viterbese. Un asset dall’enorme potenziale turistico ed economico che, tuttavia, negli anni non è mai riuscito veramente a brillare nonostante il grande lavoro dei privati, oggi presenti in conferenza stampa accanto agli amministratori di Viterbo.

Therma Oasi, Hotel Salus Terme, Tuscia Terme, rappresentati stamattina rispettivamente dai titolari Fernando Barberini, Tiziana Governatori e Fabio Belli, sono i tre poli che – di concerto con l’amministrazione – si occuperanno di promuovere il neonato brand, per un’operazione di marketing che vuole raggiungere i luoghi più lontani. Un primo assaggio, infatti, ci sarà già domani con il Thermal Tourism Congress di Budapest, dove la sindaca Chiara Frontini e i tre operatori suddetti racconteranno all’Europa le meraviglie viterbesi.

Cuore del progetto il logo, disegnato e realizzato da Daniele Muzzi per Majakovskij, agenzia di comunicazione e marketing di Simone Iocco, il “supervisore del progetto”. Il logo, come spiegato da Muzzi nasce raccogliendo l’eredità dal simbolo stesso di Viterbo. Una rivisitazione che stilizza e trasforma ogni dettaglio, come la palma tramutata in getto d’acqua termale, lo scudetto divenuto una doppia parentesi (graffa e quadrata) “contenitrice” e la corona, ora un restyling della loggia del Palazzo dei papi che richiama le fontane viterbesi. Un’opera del valore di 7500 euro, non pochi, ma sicuramente ben spesi per l’amministrazione che – citando una delle frasi tipiche della sindaca Chiara Frontini – vuole fare “All-in” nel settore termalistico viterbese.

“Abbiamo riscontrato la necessità di targhettizzare Viterbo nel suo ruolo come città termale, da qui un logo – ha spiegato la prima cittadina – Oggi Viterbo è insieme a tante città europee nella rete delle città termali. In tanti contesti internazionali, come anche al recente evento tenutosi a Miami, si sente parlare sempre di più Viterbo, che infatti duplica il dato nazionale sul numero dei turisti”.

Come poi successivamente spiegato a più riprese da Governatori, Belli e Barberini, l’obbiettivo del progetto sarà “puntare al turismo romano, imprescindibile e creare una brand identity forte, efficace e che possa rimane facilmente impressa“.

Un’operazione sicuramente interessante, ma dove l’assenza di un certo operatore del settore turistico/termale locale si è fatta sentire. Oggi, infatti, così come tra i firmatari del progetto, non compare la famiglia Sensi, gestrice delle Terme dei Papi. Un’assenza sicuramente legata a un contenzioso che affonda le radici nel 2022, quando le Terme dei papi fecero una denuncia, lamentandosi di una grave e prolungata riduzione della portata dell’acqua termale riscontrata fin dal 2014. Un perdita che la società stima sia superiore ai 36 milioni di euro.

Altro assente, ma forse giustificato, il polo delle ex Terme Inps. Progetto di riapertura arenatosi negli anni, poi ripreso più volte in mano da qualche amministrazione e poi fermatosi ancora, stavolta – pare – in seno alla Regione Lazio.

Si spera che il “rilancio” proposto dall’amministrazione Frontini possa riesumare una volta per tutte anche questo imprescindibile tassello.