Roma Nord, esplode la rabbia dei pendolari: “Soppressioni record, oltre 4000 corse saltate nel 2025”

Peggiora, sempre di più, il bilancio della tratta ferroviaria Roma Nord. Un disastro dopo l’altro per i pendolari

ROMA – La linea ferroviaria Roma Nord continua a vivere momenti drammatici sul fronte della regolarità del servizio: nel solo mese di maggio sono state registrate quasi mille corse soppresse, contribuendo a superare la soglia simbolica delle 4000 cancellazioni da inizio anno. Un bilancio pesantissimo, che ha già abbondantemente superato i numeri record del 2024, quando ci vollero sei mesi per raggiungere la stessa cifra.

Il dato, pubblicato da un comitato di pendolari attivo sulla tratta, fotografa una situazione ormai fuori controllo. Le cause? Un servizio inefficiente gestito da Cotral e Astral, con la regia dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, secondo quanto riportato dal gruppo.

Oltre al disservizio quotidiano, si aggiunge la prospettiva di una lunga interruzione: la chiusura della tratta extraurbana per lavori, prevista a breve, con riapertura stimata non prima del gennaio 2027, ben oltre la Befana. Nel frattempo, i nuovi treni, attesi come soluzione ai problemi strutturali della linea, subiscono forti ritardi di produzione, anche a causa delle difficoltà del costruttore Firema-Thigard, che – si legge nel comunicato – è “allo stremo” e con 400 lavoratori in stato di agitazione per le incertezze sul proprio futuro.

Il dettaglio delle soppressioni mostra che il 75-80% riguarda la tratta urbana, mentre il restante 20% interessa l’extraurbano. A complicare ulteriormente il quadro, nei prossimi giorni entrerà in vigore l’orario estivo ridotto, che dovrà tenere conto sia dei lavori sulla linea sia della necessità di attivare corse sostitutive su bus.

Nonostante tutto, i pendolari non intendono arrendersi:

“Il monitoraggio e la pressione saranno continui – si legge nel comunicato – per non mollare nemmeno un chilometro di ferrovia. È troppo importante per i pendolari e cittadini che, senza treno, perderebbero occasioni di vita, studio, lavoro e sviluppo… e i nostri sindaci lo sanno bene.”

Il grido che chiude la nota è eloquente: “R-Esistiamo!”