Giovane arbitro aggredito da un genitore, violenza choc a un torneo under 13

AREZZO – Domenica 8 giugno, ad Arezzo, un episodio di inaudita violenza ha turbato il clima di festa del memorial “Mirko Poggini”, torneo giovanile riservato alla categoria under 13. Al termine dell’incontro tra i ragazzi dell’Arezzo e quelli della Vis Pesaro, un giovane arbitro è stato brutalmente aggredito da un genitore.

Secondo le ricostruzioni, l’uomo (padre di un giocatore della squadra ospite) ha fatto irruzione nello spogliatoio riservato ai direttori di gara poco dopo il triplice fischio. Una volta chiusa la porta, ha colpito ripetutamente l’arbitro con pugni, calci, morsi e persino una sedia, provocandogli fratture a due costole, un trauma alla clavicola, escoriazioni ed ematomi. La prognosi per il giovane ufficiale di gara è di 40 giorni.

All’origine dell’aggressione ci sarebbe un rigore fischiato nei minuti finali della partita, contestato dalla squadra del Vis Pesaro. L’intera scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza presenti nell’impianto.

Grazie al pronto intervento dei dirigenti di entrambe le squadre, l’uomo (un 40enne) è stato identificato e denunciato ai carabinieri per lesioni personali aggravate. La Procura sta valutando anche l’ipotesi di sequestro di persona, dato che l’arbitro sarebbe stato chiuso nello spogliatoio contro la sua volontà.

Il presidente dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), Antonio Zappi, ha confermato la denuncia, esprimendo solidarietà al giovane aggredito e ribadendo la necessità di proteggere gli arbitri, soprattutto nel calcio giovanile. Un episodio analogo si era già verificato ad aprile in Sicilia, tanto da spingere l’AIA a oscurare temporaneamente il proprio sito web, lanciando un forte messaggio contro la violenza.