Singolare sfogo da parte di un cittadino di Vetralla ormai esausto della situazione
VITERBO – Dopo oltre due settimane di disagi causati dalla carenza d’acqua, un cittadino di Vetralla ha deciso di protestare in modo plateale. Questa mattina si è presentato in accappatoio prima in Comune e poi presso la sede della Talete, la società che gestisce il servizio idrico, per chiedere spiegazioni e soluzioni immediate.
Secondo quanto raccontato dall’uomo, nella sua zona l’acqua è assente da più di 15 giorni. Durante alcune ore della giornata, il flusso sarebbe talmente ridotto da impiegare anche mezz’ora per riempire una semplice bacinella. Una situazione che compromette la normale igiene personale e la preparazione dei pasti, con pesanti disagi nella vita quotidiana.
Il problema sembrerebbe manifestarsi fin dal mattino presto, con un ritorno dell’acqua soltanto intorno alla mezzanotte. In Comune gli sarebbe stato riferito che la causa risiederebbe nell’uso improprio dell’acqua da parte di chi annaffia orti e giardini. In Talete, pur essendo consapevoli della criticità, non avrebbero ancora fornito una soluzione concreta.
Palazzi, che vive da solo, ha sottolineato come, nonostante paghi regolarmente una bolletta mensile tra i 60 e i 70 euro, sarebbe disposto anche a spendere di più pur di ricevere un servizio adeguato. Ha inoltre denunciato lo squilibrio tra i costi sostenuti dai cittadini e i compensi percepiti dagli amministratori della società, evidenziando la frustrazione di chi, pur pagando, si trova a dover razionare un bene essenziale come l’acqua