Trovata una vertebra umana nel giardino del killer delle escort, si teme terza vittima

Omicidio Denisa, gli inquirenti ipotizzano l’esistenza di una terza vittima. Il sospetto potrebbe aver agito come sicario per una rete criminale legata al racket della prostituzione

PISTOIA – Continuano a emergere particolari sempre più inquietanti nel caso di Vasile Frumuzache, il 32enne rumeno arrestato per l’omicidio di Denisa Maria Paun Adas, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27.

Durante un sopralluogo effettuato l’11 e 12 giugno 2025 con l’ausilio di una ruspa e unità cinofile, i carabinieri hanno rinvenuto nel giardino della casa dell’uomo una vertebra umana, una ciocca di capelli e un paio di slip interrati. Tutti i reperti sono stati immediatamente sequestrati e saranno sottoposti ad accertamenti medico-legali.

L’ipotesi investigativa prende una piega ancora più oscura: potrebbero esserci altre vittime. Gli scavi, effettuati nei dintorni dell’abitazione tra Montecatini Terme e Monsummano, hanno coinvolto anche capanni, rovi e possibili vecchi pozzi, nella ricerca di ulteriori resti o oggetti riconducibili ai crimini.

Durante le perquisizioni sono stati ritrovati quattro telefoni cellulari – uno dei quali nascosto sotto il sedile dell’auto di Frumuzache – e quattro lame carbonizzate. Oggetti compatibili, secondo gli inquirenti, con strumenti usati per occultare prove o addirittura commettere i delitti. Già nelle settimane scorse era emersa la possibilità che il 32enne non avesse agito da solo.

Secondo la Procura, Frumuzache potrebbe essere stato un esecutore all’interno di una rete criminale dedita allo sfruttamento e alla gestione del racket della prostituzione, soprattutto nel circuito delle escort di origine rumena. Un’ipotesi rafforzata dal comportamento metodico e dalla brutalità degli omicidi: i corpi presentavano profonde ferite da taglio, compatibili con l’uso di una mannaia o di un’arma da macelleria, e non con semplici coltelli da cucina.

In parallelo si indaga anche su eventuali collegamenti con altre donne scomparse in Toscana e in Sicilia – in particolare nella zona di Trapani, dove Frumuzache ha vissuto fino al 2022. L’uomo, che ha confessato due degli omicidi, ha mostrato finora un atteggiamento elusivo e reticente. Nel frattempo è emerso anche il coinvolgimento, in qualità di indagato per sequestro di persona, di un avvocato calabrese che avrebbe avuto contatti con la madre di Denisa subito dopo la sua scomparsa, e nelle ultime ore il coinvolgimento di un altro uomo.

L’inchiesta si allarga e fa tremare l’opinione pubblica. Le ricerche continueranno nei prossimi giorni, con ulteriori scavi mirati e accertamenti tecnici. Se le analisi confermassero che la vertebra rinvenuta non appartiene a Denisa né ad Ana Maria, si aprirebbe ufficialmente la pista di una terza vittima – e con essa quella di un serial killer o, peggio, di una rete strutturata dedita all’eliminazione sistematica di giovani donne.

Un caso che, da duplice femminicidio, rischia di trasformarsi in uno dei più inquietanti scandali criminali degli ultimi anni.